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Rassegna Stampa

Franchi, per i fondi mancanti il Comune va in pressing su Roma

Nuovo Franchi Stadio

Ballano i famosi 55 milioni prima definanziati dall’Europa e poi riassegnati dal Governo (ma non per lo stadio). Il Comune attende l’ok da Roma

Ieri, al Viola Park di Bagno a Ripoli, si sono incontrati la sindaca Sara Funaro e il presidente della Fiorentina Rocco Commisso. Si sono affrontate le possibili soluzioni per consentire ai viola di rimanere a giocare allo stadio Franchi per tutta la durata dei lavori e il possibile supporto economico da parte del patron gigliato per completare tutti gli interventi previsti. Scrive il Corriere Fiorentino.

Dall’incontro è emerso che mantenere la Fiorentina nel suo stadio per tutta la durata dei cantieri comporterebbe l’ultimazione nella primavera del 2029 (quindi tre anni in più del cronoprogramma iniziale) ma il club viola sarebbe disposto a lasciare il Franchi per qualche mese pur di accelerarne la conclusione.

In ogni caso con l’avanzamento delle opere crescerebbe di pari passo la capienza dello stadio che per il centenario della società (29 agosto 2026), è stimata in 34.478 posti lordi. Ciò potrebbe essere possibile grazie al fatto che per quella data le due curve dovrebbero essere completate, assieme alla riqualificazione della tribuna. Già dalla prossima settimana si riuniranno i tavoli operativi, nei quali i tecnici del Comune e della Fiorentina valuteranno i vari aspetti emersi.

Quali sono le tappe per arrivare alla fine dei lavori e quanti fondi deve reperire Palazzo Vecchio?

In questi mesi al Franchi si sta lavorando al primo lotto, già interamente finanziato, che prevede le due nuove curve vicine alla linea di fondo campo, tutti i bagni per il pubblico di ogni settore e parte dei nuovi spazi per atleti, pubblico e stampa, nonché le fondazioni delle 4 megacolonne a supporto della futura copertura.

Il secondo lotto, anch’esso finanziato, ma da appaltare, prevedrebbe la copertura della sola curva Fiesole, ma l’obiettivo è reperire le risorse per completare quanto previsto dal progetto iniziale. Mancano per farlo i 55 milioni dei Piani urbani integrati che sono ritornati nelle disponibilità della Città metropolitana, ma il Comune attende dal governo l’ok per impiegarli in opere già coperte da risorse di Palazzo Vecchio, affinché possa «dirottare» i soldi risparmiati sullo stadio, più, stando al quadro economico approvato, un’altra dozzina di milioni per finire ogni intervento.

Fuori dalla copertura finanziaria, a oggi, restano quindi i nuovi skybox in Maratona, la riprofilatura della stessa (per ottenere sedute più confortevoli per gli spettatori), auditorium, spazio museale, ristoranti, aree vip lato est e il completamento della copertura di tutto l’impianto. Opere su cui in parte la Fiorentina potrebbe impiegare le proprie risorse come emerso ieri nell’incontro.

A oggi la concessione per la stagione in corso prevede che la Fiorentina dal primo giugno 2025 lasci il Franchi a completa disposizione delle ditte che eseguono i lavori, ma la volontà comune di Palazzo Vecchio e club viola, come spiegato dalle parti, è consentire di far rimanere i gigliati al Franchi per tutti o gran parte dei lavori. Questo comporta un aumento dei tempi per finire le opere, ma dovrà essere analizzato anche il conseguente aumento dei costi e come sostenerlo.

La certezza è che l’esigenza primaria è finire quanto prima il lavoro in curva Fiesole, perché solo dopo averla ultima (e aver avuto il via libera all’utilizzo), il cantiere si potrebbe spostare in curva Ferrovia. Nell’accordo tra Comune e società viola infatti la capienza del Franchi non è un aspetto secondario: il club infatti ha chiesto che i possibili spettatori allo stadio non siano mai meno di 20 mila.

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