Le parti stanno giocano la partita sulla convenzione dell’impianto fiorentino una volta che sarà restaurato: i viola vogliono massimizzare l’accordo
Sulla questione Franchi la partita tra la Fiorentina e il Comune di Firenze è apertissima. Lato Fiorentina, l’obiettivo è quello di arrivare a una convenzione a lungo termine con un canone il più calmierato possibile. Di modo da avere benefici simili a quelli che ci sarebbero con uno stadio di proprietà che non è stato possibile realizzare. L’accordo che verrà fuori sarà un asset economico cruciale per il futuro del club. Commisso lo sa e sta cercando di ottenere il massimo. Scrive il Corriere Fiorentino.
Una partita in cui la Fiorentina ha una carta pesante da calare al tavolo con l’amministrazione. Ovvero la scontentezza, certo legittima, per esser costretta a giocare due stagioni fuori da Firenze. Almeno secondo l’annuncio iniziale del sindaco Nardella. «È impensabile, non si è mai vista una cosa simile nel mondo — ha rimarcato Barone — stiamo lavorando con il Comune per risolvere la questione su dove giocheremo».
Diverso sarebbe se il trasferimento si limitasse a un numero ristretto di partite. Un discorso a cui è a sua volta legato il finanziamento del Pnrr per il restyling dello stadio. Per il quale (relativamente a un quarto dell’importo, 55 milioni di euro) la Commissione europea dovrebbe esprimersi a breve.
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Redazione LaViola.it