News
Franchi, lettera al ministero: richiesta per demolire e ricostruire. Risposta in un mese
Come da legge, la Fiorentina si è rivolta a Roma per sapere quali sono gli elementi ‘testimoniali’. Risposta da dentro o fuori per Commisso
Il Franchi non rispetta più gli standard Uefa, le misure di sicurezza moderne, il cemento di un secolo fa mostra segni di cedimento. Per questi motivi occorre ricostruirlo: diteci come. È questo il messaggio contenuto nella lettera della Fiorentina partita ieri verso il ministero dei Beni culturali. Ricostruirlo grazie alla nuova legge sugli stadi, che consente di abbattere e ricreare le strutture anche se vincolate. E la domanda contenuta nella lettera è sapere quali sono gli elementi «testimoniali», imprescindibili, per mantenere vivo il segno architettonico di Pierluigi Nervi, con una operazione di abbattimento e ricostruzione. Così scrive il Corriere Fiorentino.
ABBATTIMENTO E RICOSTRUZIONE. Il tutto accompagnato da un’altra lettera che sarà firmata dal sindaco Dario Nardella per ribadire che l’interesse è comune, tra Palazzo Vecchio e la società viola. Poi, ci sarà da aspettare la risposta dei dirigenti romani. Un mese per sapere cosa e come si può intervenire per ricostruire il Franchi. Il testo della lettera è top secret. Ma è evidente che citerà gli obiettivi che la società viola vuole raggiungere perché il Franchi sia ancora uno stadio all’altezza dei tempi e rimanga funzionale, come prevede la legge per consentire di superare i vincoli attuali e intervenire fino all’abbattimento e ricostruzione proprio delle parti «testimoniali».
RISPOSTA. Il rischio, altrimenti, è fare la fine del Flaminio a Roma. Uno stadio su cui però non si è mai intervenuti per la resistenza di diversi soggetti, tra cui la stessa Fondazione Nervi. Gli stessi che propongo ora di non abbattere ma tornare al vecchio allestimento, con la pista d’atletica. Con la risposta dal ministero si capirà fino a dove il progetto può spingersi e Rocco Commisso deciderà se il gioco vale la candela. Altrimenti, sposterà le sue mire altrove: Campi o Ridolfi.
