Ieri la decisione del Tar che ha fissato per settembre l’appuntamento per dirimere la questione sui famosi 55 milioni di euro definanziati dal Franchi
Un ottimo segno. Il fatto che il Tar del Lazio abbia tirato dritto dà fiducia a Palazzo Vecchio. Impegnato a difendere i propri diritti acquisiti con il decreto interministeriale che gli aveva assegnato 55 milioni del Pnrr per il restyling dello stadio Franchi all’interno del progetto dei Piani urbani integrati. Scrive La Nazione.
Finanziamento assegnato e poi annullato poco più di tre mesi fa. Il presidente del Tar del Lazio, ieri in camera di consiglio, ha deciso di tenere l’udienza. Nonostante la richiesta di posticipo avanzata dall’avvocatura di Stato con la motivazione che non aveva avuto tempo per esaminare i documenti.
Ci sono altre buone notizie e una pessima
Andiamo con le buone. Entro il 14 novembre il Tar si è impegnato a dirimere nel merito il ricorso presentato dal Comune. Anche se Palazzo Vecchio nel frattempo spera di poter ritirare il ricorso. Se i soldi arrivassero attraverso altre fonti di finanziamento statale, avverrebbe immediatamente. Il presidente del tribunale amministrativo ha sottolineato la rilevanza della questione. E ha, sentite le parti, fissato la nuova camera di consiglio per la decisione sull’accesso agli atti al 26 settembre, dove presumibilmente non potrà essere discusso anche il merito.
Al Comune è stato negato dal governo l’accesso agli atti. Non ha mai potuto sapere le ragioni del definanziamento. Anche se sono note e nascono dal diniego della Commissione europea, al Comune non è mai arrivato un pezzo di carta. Il Tar ha riconosciuto la necessità e l’importanza di arrivare a una sentenza di merito a breve per la decisione sul ricorso. E per questo ha già fissato anche un’altra udienza, se necessaria, per il 14 novembre. Dove comunque dovrà definirsi in tutti i modi la questione.
Inoltre, ha invitato le parti all’esibizione di tutta la documentazione e dei provvedimenti che venissero eventualmente adottati per evitare ulteriori dilazioni. La brutta notizia è la raffica di definanziamenti che il governo si appresta a fare sul Pnrr sui progetti in tutto il Paese. Il caso Franchi potrebbe essere un precedente. E anche un’eventuale sentenza favorevole potrebbe aprire il fronte dei contenziosi.

Di
Redazione LaViola.it