Rassegna Stampa

Franchi, il Comune ha le carte in regola: vie legali se il governo dice no ai 55 milioni

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Comune pronto a percorrere anche le vie legali se il Governo non dovesse garantire i 55 milioni di euro che l’Europa ha deciso di non assegnare al Franchi

Il giorno dopo l’eurobatosta, il sindaco Dario Nardella pensa a una exit strategy. Nel caso il governo facesse uno sgambetto al progetto che aveva ricevuto il via libera con decreto interministeriale del 22 aprile 2022. Basta andare sul sito del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del governo per verificare l’assegnazione effettiva delle risorse ai soggetti attuatori dei piani integrati selezionati dalle Città metropolitane. Scrive La Nazione.

E’ scritto nero su bianco in venti pagine, esclusi gli allegati. Per il restyling dello stadio Franchi il Comune era come se avesse già in cassa i 55 milioni. E tutte le procedure con norme antiriciclaggio per l’incasso. Tra i rischi in alcun modo è stato elencato che ci fosse la possibilità che tale finanziamento non venisse erogato. Anzi si leggono tutte le prescrizioni per non perdere tempo. E dotare la struttura comunale deputata ai progetti del Pnrr del personale necessario. Eventualmente anche sfruttando i fondi ad hoc di Invitalia.

Il ministro per il Pnrr Raffaele Fitto ha dichiarato «vedremo come procedere». Ma se il governo dovesse opporsi al finanziamento dei 55 milioni il Comune ha tutte le carte in regola per prendere le vie legali. Intanto il progetto potrebbe comunque procedere con il finanziamento dei 95 milioni del ministero della Cultura. Cui si deve aggiungere la maggiorazione per le materie prime.

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