Quattro su quattro al Franchi, ma fuori casa la Fiorentina cerca la prima vittoria. All’Olimpico sarà uno scontro diretto per l’Europa.
Dopo aver festeggiato le quattro vittorie (su altrettante partite) giocate davanti al proprio pubblico, decretando, di fatto, il ritorno del Franchi al “fortino” di prandelliana memoria, adesso la Fiorentina è attesa dalla prova più delicata. Già, perché oltre ad essere a caccia della prima vittoria esterna della stagione – tabù che la scorsa stagione fu rotto alla terza giornata – i viola puntano ad abbattere un altro muro, cercare di fare propri il maggior numero possibile di potenziali scontri diretti in vista dell’Europa che verrà. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
IL PRIMO PASSO. Un primo passo è stato compiuto domenica, col successo contro una concorrente temibile per le zone nobili della classifica come l’Atalanta: adesso serve lo strappo. Un anno fa, le due gare contro i bergamaschi si erano concluse col medesimo risultato, 1-1, sia in casa che fuori. Ora più che mai è vietato fermarsi. Non sarà facile superare una Lazio ferita nell’orgoglio dopo il ko nel derby con la Roma e con una rosa comunque in grado di fronteggiare pure l’impegno infrasettimanale nel girone di Europa League contro l’Eintracht Francoforte, ma i giovani di Pioli sono pronti a misurarsi con l’ennesima sfida di questo campionato. Il carattere, hanno dimostrato, non manca, così come il coraggio: c’è da buttarsi oltre l’ostacolo, per se stessi e pure per l’orgoglio della città.
I NUMERI. I numeri dicono che l’impresa è possibile. I viola sono sesti per tiri in porta: due in più rispetto alla Lazio (84 contro 82), ma c’è da invertire il trend quanto a reti realizzate: sono infatti appena 2 quelle marcate lontano dal terreno di casa (una di Simeone a Marassi con la Samp più l’autorete provocata dalla gran botta di Chiesa deviata da Skriniar con l’Inter), contro i 12 festeggiati davanti al proprio pubblico. Ed è da qui che si deve ripartire, consapevoli che, fino ad oggi, Strakosha, il portiere della Lazio, è settimo dell’intero campionato di Serie A per numero di parate effettuate, 24 (9 le reti incassate), contro le 14 di Lafont.
UN ANNO FA. Si dovrà essere bravi a trovare il varco giusto, con la stessa determinazione di un anno fa, quando il pareggio, all’Olimpico, fu strappato al 94’, con un rigore assegnato dal Var per fallo di Caicedo su Pezzella (duramente contestato dai biancocelesti) e trasformato da Babacar.
Di
Redazione LaViola.it