Approvata la variante al cronoprogramma: proroga di 198 giorni rispetto alla data iniziale
La Nazione stamani si domanda quanto manchi alla fine del restyling del Franchi, almeno della parte finanziata dai fondi Pnrr. La risposta è contenuta nel cronoprogramma originario che Palazzo Vecchio ha fornito a giugno alle ditte e che, oggi, vede la luce come allegato alla perizia di variante siglata fra Comune e ditte riunite nel consorzio «Nuovo Stadio Franchi». La variante serve per ovviare agli imprevisti sopravvenuti per la concomitanza del cantiere con la presenza della Fiorentina. La prima certezza, messa nero su bianco nel cronoprogramma, è che il restyling della parte coperta da Pnrr dovrà essere pronto il 31 ottobre 2026, trascorsi 879 giorni dalla consegna dei lavori avvenuta il 2 giugno 2024. Rispetto alla data iniziale, cioè il 16 aprile 2026, il ritardo calcolato finora è di 198 giorni.
La data del 31 ottobre 2026 è strategica anche per un altro motivo: quel giorno gli ispettori Uefa dovranno aver concluso il tour del Belpaese per verificare lo stato di salute degli impianti candidati a ospitare le gare di Euro 2032. Se c’è una chance di essere selezionati, andrà giocata lì. L’obiettivo dunque il 31 ottobre 2026 è aver terminato il corpo d’opera principale: finire cioè le demolizioni, il restauro, la riparazione e il rinforzo di tutte le strutture sottoposte a vincolo incluse pensilina storica, palazzina d’onore dell’atrio, torre di Maratona e scale elicoidali. Ma non solo: bisognerà anche aver terminato tutte le gradinate e le fondazioni delle quattro megacolonne che serviranno a supporto della copertura. E poi nuovi spazi per atleti, giornalisti, bagni, l’area per il cibo vip e la riqualificazione di tutte le sedute di qualsiasi tipo, fatta eccezione per quelle del lato est della Maratona. Insomma uno stadio nuovo o quasi tranne, a ora, per la copertura in acciaio delle curve. Non una missione da poco.
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Redazione LaViola.it