Il Governo potrebbe fornire i 55 mancanti per completare il progetto di restyling dello stadio, ma Salvini è contrario. E Renzi insiste con l’abbattimento delle curve
E ora che fine farà lo stadio? Il ministro Fitto non si spinge troppo avanti. Ma lascia la porta aperta: «Vedremo come procedere», risponde a La Nazione a domanda precisa se sarà il governo a finanziare i 55 milioni che, a questo punto, mancano per portare in fondo il progetto. E non gettare il Franchi alle ortiche, facendogli fare la fine del Flaminio, come ricorda il sindaco Nardella. Il sindaco non vuol prendere nemmeno in considerazione questa sciagurata iattura (ci sono gli Europei 2032), tanto che conferma che la gara pubblica per l’assegnazione dei lavori non sarà fermata, anche perché il progetto è comunque destinatario del finanziamento statale del ministero della Cultura per per 95 milioni, che con la rivalutazione dei listini salgono a 140. Ci sono già 8,5 milioni spesi per la progettazione e per la verifica della progettazione.
SERVONO 200 MILIONI. Vedremo come si muoverà Fitto, tenendo conto che in effetti c’è un decreto firmato. E che il finanziamento è già stato attribuito. Ma c’è chi nel governo è contrario, in primis il ministro per le Infrastrutture Salvini. La società Arup che ha realizzato il progetto definitivo ribadisce che il progetto «è spettacolare e che è stato concepito nella sua interezza», nelle parole del direttore Luca Stabile. Servono 200 milioni per realizzarlo, se non dovessero esserci si dovrebbe rinunciare a parti integranti significative, a partire dall’ingegneria della copertura in pannelli fotovoltaici che alimenterà anche parte del quartiere.
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Redazione LaViola.it