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Franchi, è già il restyling della discordia a Firenze

Continua a far discutere il restyling dell’impianto fiorentino anche per le modalità della sua realizzazione

E’ già il restyling della discordia. Il progetto esecutivo per la ristrutturazione dell’Artemio Franchi è stato approvato, l’inizio dei lavori si avvicina e il dibattito in città si accende con le polemiche che si moltiplicano. Per il sindaco di Firenze, Dario Nardella, è una «straordinaria opportunità». E l’intenzione dell’amministrazione comunale è di iniziare i lavori a gennaio. Per poi completarli nel 2026, come prevede la tempistica delle opere finanziate dal ministero della Cultura. Scrive La Gazzetta dello Sport.

La “protezione”

Il quadro economico ad oggi approvato, attraverso il Pnc, è di 151.308.000 euro. Con queste risorse, verranno realizzati tutti gli interventi di restauro e rinforzo delle strutture esistenti sottoposte a vincolo, fra cui la torre Maratona e le scale elicoidali, le opere di realizzazione delle nuove gradinate per Tribune, Curva Fiesole e Ferrovia, i servizi igienici, la copertura dello stadio a partire dal lato Fiesole. E proprio da quest’ultimo punto nascono i timori della città.

Cosa accadrà con le coperture della Maratona e della Curva Ferrovia? Alle preoccupazioni, il primo cittadino dà una risposta immediata: «È un allarmismo ingiustificato. Quando si comincia a costruire una casa non si inizia dal tetto, ma dalle fondamenta. Finiremo di completare il progetto esecutivo, tetto compreso. Inoltre abbiamo la battaglia con il Governo che ci ha dato e poi tolto 55 milioni, ma noi non ci fermiamo e i soldi li troveremo». Nessuno rimarrà sotto la pioggia sugli spalti, secondo il sindaco.

Il progetto esecutivo intanto è già stato approvato. E le ditte interessate al bando potranno presentare le loro offerte entro l’11 dicembre e l’aggiudicazione sarà fatta il 31 dicembre. Se l’asta andasse deserta, come fra l’altro già accaduto lo scorso giugno, il Comune passerebbe alla trattativa diretta, procedura consentita dal codice degli appalti.

Martedì si riunirà il Tar del Lazio (sentenza comunque appellabile al Consiglio di Stato) che dovrà decidere se restituire i 55 milioni, prima concessi e poi definanziati. Con i soldi in più (inizialmente previsti nel Pui, Piani urbani integrati), i problemi per le spese di copertura della Maratona e della Curva Ferrovia sarebbero immediatamente risolti. In caso contrario, dovranno essere individuate altre soluzioni: project financing, privati, prestiti del credito sportivo, un accordo con la Federcalcio in vista di Euro 2032, ma sono ipotesi che adesso possiamo solo immaginare.

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