«Grande Italia, però il campo è messo male…». In tanti a Firenze hanno commentato così la storica vittoria dell’Italrugby di sabato al Franchi. Complimenti a Parisse e compagni da una parte e un po’ di preoccupazione per il terreno di gioco dall’altra. Perché al fischio finale il manto erboso installato ex novo solo un anno fa è parso subito danneggiato.
Zolle sollevate, strisce di terra ben visibili e zone di campo completamente da rizzollare, soprattutto dove azzurri e sudafricani si sono scontrati con mischie e placcaggi. Un rischio calcolato, ovviamente, tanto che la macchina organizzativa del Comune si è messa in moto fin dalle prime ore di ieri mattina, con ben venti operai specializzati di una ditta di Pistoia, alcuni trattori e macchinari agricoli. La Fiorentina ha seguito le operazioni fin dal fischio finale e alla fine ha comunque tirato un sospiro di sollievo. Il dg Rogg durante un sopralluogo ha ricevuto infatti le rassicurazioni dagli agronomi del Comune, che più volte hanno ribadito che in poco tempo il Franchi tornerà perfetto.
Quando? Per rendere il manto erboso esattamente come era prima serviranno almeno dieci giorni, un tempo necessario per permettere alle radici delle nuove strisce di erba (circa 200 mq) di attecchire sul terreno. Ma già per la gara di giovedì con il Paok il campo sarà più che agibile. I giardinieri da ieri hanno iniziato a rimuovere le zone danneggiate e nelle prossime ore proseguiranno con la posa dell’erba nuova, già coltivata in previsione proprio di questo evento. In modo che da mercoledì il Franchi sia pronto per la seduta di rifinitura dei greci. Poi non resta che aspettare e sperare anche in un calo delle temperature, variabile che potrebbe facilitare il «restauro» del campo (le radici crescono più velocemente). Martedì, comunque, arriveranno i delegati Uefa che al massimo potranno avere delle perplessità sul colore.
Già, perché inevitabilmente ci saranno delle zone del campo con una colorazione diversa (due sfumature differenti di verde) e per esigenze televisive questo potrebbe essere un problema. Per questo è possibile che gli addetti siano costretti a procedere con una colorazione artificiale, come successe nel 2009 per i preliminari di Champions contro lo Sporting. «Spero che i giardinieri facciano un lavoro straordinario — ha detto a proposito Sousa — anche se potrebbero esserci più problemi rispetto al passato».

Di
Redazione LaViola.it