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Franchi, il Comune va avanti e Nardella bussa alla porta del Governo

Dopo le parole di Commisso è arrivata la risposta del sindaco Nardella. E i tempi per il Franchi sono strettissimi

«Firenze merita uno stadio di livello internazionale. Ieri abbiamo inviato le comunicazioni di conclusione della gara pubblica alle ditte che si sono presentate, per attuare il progetto uscito vincitore dal concorso internazionale. Per il quale abbiamo già ricevuto 130 milioni di euro». E ancora: «Il governo si assuma la sua parte di responsabilità trovando una soluzione ai 55 milioni di euro che ci vorrebbero togliere, necessari a completare l’investimento». Il sindaco Dario Nardella tira dritto sul piano di restyling del Franchi. Scrive La Nazione.

Altrimenti, d’altronde, non potrebbe fare. Anche perché i tempi, come trapela da Palazzo Vecchio, sono strettissimi. E sforare significherebbe perdere un treno pieno di quattrini per il progetto. La scaletta prevede infatti che entro le ore 13 del 13 giugno pervengano le offerte dei soggetti interessati al piano di restyling. Non è dato sapere quanti siano in ballo. Ma certo è che si tratta di gruppi solidissimi. Alcuni dei quali avrebbero anche unito le forze per presentarsi al concorso. A questa scadenza seguirà la fase amministrativa (una decina di giorni) dove i soggetti in campo dovranno presentare la documentazione necessaria.

Solo allora entrerà in azione la commissione giudicatrice che dovrà valutare l’attinenza dei progetti ai 28 parametri stabiliti per il progetto. Luglio è il mese della scadenza – perentoria – per l’aggiudicazione dei lavori (sarà premiata la qualità; il prezzo varrà solo il 10% dei punti). Che dovranno iniziare entro fine anno per concludersi (con collaudo) nel 2026. Il bando ha una base di gara di 158 milioni e 895mila euro (al netto di Iva e oneri che fanno tornare la cifra ai circa 200 stimati inizialmente). E comprende ovviamente anche i fondi Pnc e Pnrr.

Se questi verranno poi ufficialmente definanziati si dovrà intraprendere un’altra strada a ora non contemplata

«Tutti sappiamo che il Franchi è stato dichiarato monumento di interesse nazionale. Ed è per questo che è giusto che lo Stato si sia impegnato per finanziarne il recupero – ha aggiunto Nardella – A questo punto l’unica strada confermata possibile per avere uno stadio di calcio all’altezza di Firenze e dei tifosi è l’investimento pubblico. Condivido la delusione di Commisso per la burocrazia e per una politica nazionale che alimenta la polemica e che non si prende responsabilità. Soprattutto di fronte ad un progetto fatto e una gara partita».

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