Connect with us

Rassegna Stampa

Franchi: Commisso pronto a investire, ma servono garanzie sui tempi

Alessandro Ferrari e Rocco Commisso - Fiorentina

Controllo, velocità e tempi dei cantieri: le priorità della Fiorentina per dire di sì. Il club punta su una concessione lunga

Rocco Commisso ha indicato tre condizioni fondamentali per impegnarsi nella ristrutturazione dello stadio Franchi: controllo totale del progetto, velocità di esecuzione e un cronoprogramma che garantisca almeno 20mila spettatori durante i lavori. Sebbene il percorso sia complicato, con questioni ancora aperte come l’allungamento dei tempi dei cantieri e l’eventuale project financing per consentire l’investimento privato in un’opera pubblica, la disponibilità espressa da Commisso rappresenta un passo significativo. Da un iniziale “non ci metto un penny” a un più recente “sono disponibile“, il presidente viola mostra di voler ancora raggiungere l’obiettivo stadio.

Anche se il Franchi resterà di proprietà pubblica, la gestione completa da parte della Fiorentina sarebbe un traguardo decisivo. Seguendo l’esempio della Juventus, una concessione dello stadio per 49 anni permetterebbe al club di valorizzarlo come asset patrimoniale, similmente al recente Viola Park. Quando Commisso eventualmente deciderà di lasciare la Fiorentina (non imminente, secondo quanto dichiarato), potrebbe farlo con uno stadio rinnovato e in gestione esclusiva, aumentando il valore delle azioni del club.

L’obiettivo del presidente viola è ottenere la gestione del Franchi sette giorni su sette, come scrive il Corriere Fiorentino. Tuttavia, la necessità di accelerare i tempi si scontra con il Comune, che sta rivedendo il cronoprogramma dei lavori. In un incontro previsto per la prossima settimana, prima del rientro di Commisso negli Stati Uniti, il Comune dovrà garantire la capienza per la prossima stagione. La domanda chiave resta però: quando saranno conclusi i lavori?

Attualmente, le demolizioni del parterre di Fiesole e della Tribuna Laterale sono state completate, e si sta lavorando alle fondazioni della nuova Curva Fiesole, che dovrebbe essere pronta per la stagione 2025-26. Tuttavia, c’è il rischio che la curva non sia disponibile all’inizio del campionato, costringendo la squadra a giocare in un “stadio camaleonte”, con settori in continua trasformazione durante i lavori.

La questione dei ritardi è stata discussa anche in passato. Nel 2023, la Fiorentina cercò di ottenere una risposta da Palazzo Vecchio sulla possibilità che Commisso intervenisse nel progetto, ma la risposta arrivò solo mesi dopo, suscitando frustrazione nel club.

Rimangono da trovare ingenti fondi per completare il progetto. Il direttore generale della Fiorentina, Alessandro Ferrari, ha parlato di 100 milioni di euro necessari, di cui 55 potrebbero essere recuperati tramite i fondi PNRR, se approvati dal governo. Commisso spera che con l’arrivo della nuova sindaca, Sara Funaro, si possa finalmente imprimere una svolta e portare la Fiorentina nel progetto, accelerando i lavori al Franchi.

25 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

25 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Rassegna Stampa

25
0
Lascia un commento!x