Mentre il sindaco Nardella punta ancora a ottenere i 55 milioni dal governo per lo stadio Franchi, cresce l’ipotesi che i lavori possano essere effettuati in due fasi
Torna sulle parole a Controradio del Sindaco di Firenze Dario Nardella di ieri La Nazione, col primo cittadino fiorentino che punta ancora a ottenere i 55 milioni dal governo per lo stadio Franchi.
I no a quei soldi, per adesso, sono arrivati solo a parole, mentre il via libera al finanziamento del Pnrr è stato dato da un decreto interministeriale di un anno fa. Insomma, per i soldi negati dalla commissione europea, serve “che il governo non possa non prendersi l’impegno a trovare una soluzione per sostituire queste risorse”. In questa direzione vanno anche le parole del ministro dello sport Andrea Abodi, che ha più volte rimarcato l’esigenza di fare investimenti pubblici per rinnovare gli stadi italiani, per la candidatura a Euro 2032. Mentre Salvini spinge per investimenti dei privati, Commisso ha già detto che non investirà soldi propri sul Franchi, con le le procedure per i lavori che però sono già state avviate.
ARUP. Possibile, nel caso in cui non dovessero arrivare questi soldi, che i lavori vengano portati avanti in due fasi, con la stessa azienda di progettazione Arup che a La Nazione conferma che si può fare: “Tantissime opere pubbliche in Italia sono state fatte così, e a noi manca solo una parte minoritaria del budget, quindi partiamo, non stiamo fermi ad aspettare” perché “rischiamo di perdere anche quelli che già abbiamo”.
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Redazione LaViola.it