Il ds elogia il lavoro di Pradè e riflette sul possibile arrivo di Kessié: “Sarebbe un grande colpo, ma economicamente complicato. Con lui, obiettivo primi cinque posti”
Il navigato direttore sportivo Rino Foschi, ospite su Radio Bruno, ha ricordato con un velo di nostalgia i suoi primi passi nel calcio, ma si è anche soffermato con lucidità sull’attuale scenario della Fiorentina, tra strategie di mercato e obiettivi stagionali.
GLI INIZI. “Sono particolarmente orgoglioso dei miei inizi – ha raccontato Foschi -. Nei primi anni mi sono davvero divertito, ho respirato il calcio autentico. Era un ambiente basato su legami umani, intuito e tanta passione. Oggi, invece, tutto si è fatto molto più complesso“.
FIORENTINA. “La squadra viola, a mio avviso, sta lavorando in modo eccellente. Ho grande considerazione per Daniele Pradè, un dirigente preparato e coerente nelle sue scelte. L’arrivo di Stefano Pioli? È un segnale forte: significa che è stato costruito un progetto concreto e ambizioso, altrimenti lui non avrebbe accettato l’incarico“.
KESSIÉ. “Sarebbe un acquisto straordinario, ma credo che l’operazione sia tutt’altro che semplice. Non penso possa tornare in Italia per uno stipendio da 2-3 milioni all’anno. Ci sono club importanti in difficoltà, ma la Fiorentina ha parametri economici ben precisi. Detto ciò, se davvero arrivasse, la squadra potrebbe tranquillamente puntare ai primi cinque posti della Serie A“.
RINNOVI E DODO. “Oggi i procuratori hanno un potere enorme. Per trattenere certi calciatori servono sia la volontà dell’allenatore che l’impegno del club nell’adeguare i contratti. È una battaglia continua per tutte le squadre che ambiscono a restare competitive ad alti livelli“.

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Redazione LaViola.it