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Fortini, la rivelazione del precampionato: Palladino ha trovato l’alternativa a Parisi?

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Il classe 2006 ha brillato nel ritiro prestagionale e si candida per restare in Prima Squadra

A meno di 2 settimane dall’inizio della stagione e con una sola amichevole ancora da giocare, si può già fare un bilancio del precampionato della Fiorentina, con il nome di Niccolò Fortini che rappresenta la nota più lieta per quanto riguarda i giovani allenati da Palladino. Non una sorpresa, bensì una conferma per quanto fatto di buono dal classe 2006 nella scorsa stagione con la Primavera di Galloppa.

PERCORSO E CONFERMA. Sul campo, Fortini nasce ala ed è stato poi arretrato come terzino, oggi è un esterno di piede destro in grado di giocare su entrambe le fasce. Un percorso che ricorda quello di Spinazzola. In questa preseason, il classe 2006 ha sempre dato buone risposte: dal test al Viola Park contro la Primavera al match contro il Bolton, fino all’amichevole contro il Grosseto allo Zecchini, dove il talento di Lucca ha fornito un paio di assist e ha sfiorato il gol contro la formazione di Serie D, oltre a una serie di spunti interessanti sulla fascia sinistra. Un mix di fisicità, tecnica e grande resistenza atletica, per il quale la Fiorentina ha deciso di investire con un contratto fino al 2027, ma con la nuova collocazione di Biraghi da difensore centrale di sinistra e il solo Parisi come esterno a tutta fascia, Fortini potrebbe rappresentare una buona alternativa all’ex Empoli considerando il feeling di Palladino con i giovani e la possibilità concreta di un calendario fitto nella prima parte di stagione.

TALENTO VIOLAZZURRO. Nell’ultima stagione, Fortini è stato sempre convocato dall’Italia U18 e già la scorsa estate aveva attirato l’interesse di club di Serie B ed esteri. Interessamenti che sono aumentati col passare dei mesi, visto il rendimento costante del classe 2006. La Fiorentina e Palladino adesso dovranno decidere se lasciarlo in Primavera un’altra stagione o se dargli fiducia con i grandi. Una scelta coraggiosa, una scommessa intrigante, ma anche l’opportunità di puntare su un altro giovane ‘made in Viola Park’, dopo quanto fatto con Kayode lo scorso anno e dopo l’ennesimo fallimento della Nazionale negli ultimi 15 anni. All’estero lo fanno, Firenze può rappresentare un’eccezione al movimento italiano, perché non provarci?

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