Rassegna Stampa
Formula Mandragora: l’uomo in più si mette in mezzo. Con lui la Fiorentina ha svoltato
Con la crescita di Mandragora è svoltata la stagione della Fiorentina. Sempre titolare, sempre sufficiente nelle ultime gare dei viola
C’è un minimo comune denominatore dietro gli ultimi cinque risultati utili consecutivi della Fiorentina e le ultime quattro vittorie tra campionato e Conference: la presenza in campo dal primo minuto di Rolando Mandragora, scrive Repubblica.
Sia nel doppio successo di Braga, che nelle affermazioni contro Verona e Milan il centrocampista è stato titolare e il suo rendimento in mediana è stato utile a tutta la squadra. Sia a livello tattico, perché con l’ex Torino in campo Italiano può far oscillare la sua Fiorentina tra il 4-3-3 e il 4-2-3-1, a Verona Mandragora si è piazzato nei due a fianco di Amrabat, lasciando a Barak la trequarti e consentendo un certo tipo di partita, tesa a rompere la marcatura a uomo dell’Hellas. Contro il Milan invece ha fatto la mezzala di sinistra, dividendo la catena di sinistra con le sovrapposizioni di Biraghi e inserendosi centralmente negli spazi lasciati liberi da Gonzalez, molto più esterno del solito. Una duplice veste che ha consentito alla Fiorentina di avere equilibrio in fase di non possesso e superiorità con la palla tra i piedi. Mandragora è cresciuto come rendimento, mai sotto la sufficienza, e come peso specifico all’interno della rosa.
In estate, al momento di sostituire Torreira, Italiano aveva espresso fin da subito la candidatura di Rolando Mandragora. Sfruttando poi il rapporto con Pradé, instaurato ai tempi di Udine, la stima di Burdisso, compagno al Genoa, e i buoni canali con l’agente Antonelli l’affare è andato subito a dama, nonostante la volontà di Juric di averlo ancora a Torino.