Fondi, salary cap e commissioni per gli agenti: le battaglie in Lega della Fiorentina

La società di Commisso si è spesso battuta in questi primi due anni, anche se ci sono stati più scontri che tesi costruttivi all’interno della politica del calcio

Diverse le battaglie in Lega Calcio per la Fiorentina in questi due anni, anche se la nuova proprietà ha assistito più a scontri che a tesi costruttive, come per ultimo sul calcio spezzatino. Così scrive La Nazione.

FONDI E SALARY CAP. La società di Commisso si è sempre opposta all’ingresso in Serie A delle «private equity», ovvero i fondi, che comporterebbero il rischio di un ulteriore indebitamento (i viola, che possono vantare l’indice di liquidità più alti di tutti, non corrono questo pericolo). Altri due argomenti sui quali la Fiorentina è da tempo molto sensibile sono l’introduzione di un salary cap (che certifichi l’ammontare di denaro totale che ogni club può pagare per gli stipendi dei suoi giocatori) e l’abbattimento dei costi per le commissioni agli agenti, che i viola hanno sempre scelto di pagare senza dilazioni a differenza di club che di recente hanno sollevato trofei.