L’ex attaccante di Fiorentina e Sampdoria racconta la fine dell’incubo che lo ha tenuto lontano dagli stadi per 12 anni. E dice la sua sulla situazione attuale della Fiorentina
Un’attesa lunga 12 anni. Ma finalmente domenica Francesco Flachi è potuto tornare allo stadio dopo che è venuto meno il divieto d’ingresso legato alla squalifica di 12 anni che gli era stata inflitta dalla commissione disciplinare della FIGC. L’ex attaccante viola ne ha parlato in esclusiva a LaViola.it.
Terminato il Daspo che ti teneva lontano dai campi. E finalmente sei potuto tornare a Marassi…
“L’ho scoperto quasi casualmente. In settimana mi avevano chiamato i ragazzi della Gradinata blucerchiata per fare un video al fine di motivare i tifosi ad andare allo stadio per supportare la squadra in una partita delicata come quella contro il Brescia. Quando poi mi hanno chiesto di andare anche allo stadio io avevo spiegato i miei problemi per via del Daspo. Così loro si sono decisi ad andare a chiedere una proroga speciale. E al contrario delle altre volte, quando è stato digitato il mio nome nel ‘cervellone’ dei biglietti non c’era più nessun blocco. Da lì è partito tutto, con la Sampdoria che ha voluto organizzare una giornata speciale per me sia per ringraziarmi di quanto fatto in campo per loro ma anche perché quando ci fu il mio addio al calcio donai il ricavato dei biglietti all’Ospedale Gaslini”.
Adesso quindi non resta che il ritorno al Franchi…
“Ora sono commentatore per Italia7, sto solo aspettando il loro ok per tornare. Se non è domani con l’Atalanta sarà per la prossima gara in casa. Anche perché vorrei tornare nel calcio a 360°, e la miglior vetrina è farsi vedere“.
Tornando alla Fiorentina di oggi, come hai visto la squadra nelle ultime due gare con Iachini in panchina?
“Un po’ meglio sicuramente col Bologna, anche a livello di approccio: ho visto una squadra compatta. Forse ha pensato più a difendere che attaccare, però ci sta. A livello mentale sicuramente in questo momento non è facile, subentra la paura. Con la Spal non ho visto miglioramenti: hanno fatto fatica. Questo modulo non esalta le caratteristiche dei giocatori viola. Questa squadra ha una qualità che sono le ripartenze, e bisogna cercare di sfruttarle meglio”.
Il primo colpo è arrivato in attacco: Cutrone…
“È un ragazzo giovane, che al Milan ha fatto molto bene. Ci auguriamo possa ripetersi nella stessa maniera. È una prima punta, attacca gli spazi e quindi bisogna essere bravi a sfruttare le sue caratteristiche. È un uomo d’area e quindi bisogna cercare di servirlo al meglio in quella zona del campo, perché lui la porta la vede”.
Cambiando quindi modulo e abbandonando il 3-5-2?
“Sì assolutamente, io cambierei. Bisogna riportare Chiesa nel suo ruolo, lui è devastante sulla fascia. Quindi tornerei al 4-3-3. Bisogna però vedere come stanno gli altri esterni, come Sottil, o provare altre soluzioni. Ma Federico deve tornare al suo ruolo originale, perché come sta giocando ora fa troppa fatica”.
La Fiorentina ha bisogno di innesti anche sopratutto a centrocampo…
“C’è poco equilibrio perché ci sono pochi portatori di palla e troppi centrocampisti che si inseriscono. Manca sia in difesa che a centrocampo un elemento che faccia gioco e gestisca il pallone in fase di uscita, e quindi la squadra fatica molto”.
Duncan può essere il profilo giusto per risolvere questi problemi?
“È un mercato di riparazione, lo dice la parola stessa. Quindi bisogna cercare dei giocatori che in questo momento siano superiori a quelli che si hanno già in rosa o che abbiano altre qualità. Duncan l’ho visto giocare con Sassuolo e non mi dispiace per niente. Ha quantità e qualità. Sa mettere la palla in profondità e verticalizzare, e la Fiorentina di giocatori che abbiano queste caratteristiche non ne ha molti. Quindi può essere un elemento interessante. 20 milioni però mi sembrano un po’ troppi, la società viola dovrà essere brava a strapparlo al meno possibile”.
Contro l’Atalanta che partita ti aspetti?
“Può succedere di tutto. Non è facile perché l’Atalanta gioca sempre con una grande intensità. Sulla carta i nerazzurri sono favoriti ma il calcio è strano e può riservare sempre delle sorprese. Inoltre sicuramente potrà essere una partita potenzialmente utile per la Fiorentina al di là del risultato. Servirà per valutare dei giocatori che magari fino ad oggi hanno trovato meno spazio, anche perché sabato c’è il Napoli e quindi servirà un po’ di turnover. Un risultato positivo aiuterebbe sicuramente molto, ma anche fare un grande partita, mettendo in difficoltà un avversario come l’Atalanta, darebbe fiducia a questo ambiente”.
Di
Niccolò Misul