Il pareggio col modesto Riga complica già il girone dei viola in Conference League. Italiano: “Poca fame là davanti”
Come scrive il Corriere Fiorentino, doveva essere la partita buona per iniziare a blindare il primo posto nel girone e, invece, l’1-1 con l’Rfs Riga mette i viola in una posizione a dir poco scomoda. Non obbligata (ma quasi) a vincere la prossima settimana, in casa del Basaksehir. E pensare che Italiano ha mandato in campo (quasi) tutti i migliori. «Si parla sempre di turnover, ma la spiegazione sta nella poca fame là davanti. È inutile girarci attorno».
Il match è diventato una specie di allenamento specifico su mira, cattiveria e concretezza. Non proprio le specialità della casa e infatti, anche ieri, si è visto a lungo uno stanco girovagare attorno all’area di rigore. Ritmo lento, tanto gioco in orizzontale e, problema ormai piuttosto evidente, pochissima ricerca della profondità. Uniteci gli errori al tiro ed ecco spiegata la tanto analizzata sterilità: 70% di possesso palla all’intervallo ieri, e 16 tiri. Risultato? Zero a zero. Dura, così, vincere le partite.
I primi 45’ non hanno fatto altro che confermare tutti i problemi (anche a livello individuale) già emersi nelle precedenti uscite. Ikoné, per esempio, resta un fantastico esempio di illusionista. Tanta scena, tanti tocchetti, per poi sparire puntualmente al momento di incidere. Lo stesso Kouame, stavolta, ha compiuto un deciso passo indietro. Non a caso all’intervallo è rimasto negli spogliatoi. Al suo posto, Sottil.
Il cambio di passo è stato palese anche se, a sbloccarla, è stato Barak. Perfetto il cross di Biraghi, così come la girata dell’ex Verona. Del resto, è stato preso per questo: riempire l’area, e determinare. Peccato che questa sia una squadra tanto leggera in attacco quanto fragile in difesa. Basta pensare al gol del pareggio di Ilic, entrato tra Quarta e Ranieri con tanta, troppa facilità. E così, quello che doveva essere l’inizio di un sogno, si è trasformato in un brusco impatto con la realtà e con i primi (sonori) fischi del Franchi nella gestione Italiano. «Firenze è così — la risposta di Italiano — ha voglia di risultati, e sono un sprone per reagire».
Di
Redazione LaViola.it