Un pareggio, quello contro la Sampdoria, che fa male. Anche troppo. La Fiorentina gioca un ottimo primo tempo, dove trova il gol con Bernardeschi. Un primo tempo in pratica a una sola porta, e per essere perfetto è mancata solo la concretezza. La squadra viola ha giocato e creato diverse palle gol ma questa volta non c’è stato il piede caldo di Kalinic, o di altri giocatori. E alla fine alla Fiorentina è mancato proprio questo: riuscire a chiudere la partita e portare a casa i tre punti che avrebbero dato un’altra classifica.
Una Fiorentina, tutta, che nel secondo tempo è completamente sparita dal campo, favorendo il ritorno della Sampdoria che dopo il gol di Muriel (un giocatore esperto come Gonzalo Rodriguez non può perdere così un giocatore dentro l’area) ha rischiato anche di vincere la partita.
Contro la Sampdoria la Fiorentina di Sousa ha collezionato il settimo risultato consecutivo, in campionato ha perso solo due partite come la Juventus, la Roma, La Lazio, e ha la seconda difesa della Serie A con 11 gol subiti in 11 partite, come il Genoa (al primo posto la Juventus con 9 reti subite in 12 partite). Numeri che dovrebbero far felici tutti, godere di questa Fiorentina, pensare positivo per presente e futuro. A questo bisogna aggiungere anche l’Europa League, ai viola manca un solo punto (da conquistare nelle prossime due partite) per qualificarsi al turno successivo e con buone possibilità di arrivare primi nel girone, cosa che non era riuscita lo scorso anno quando la Fiorentina in campionato volava.
Invece, al triplice fischio finale sono arrivati i fischi del pubblico viola. Evidentemente scontenti della stagione fino ad oggi, scontenti delle scelte iniziali e durante la partita di Paulo Sousa, scontenti di come è stata costruita la squadra.
D’altra parte la classifica è dipesa anche dai pareggi, la Fiorentina in Serie A è quelle che ne ha collezionati più di tutti con 5, e l’altro dato che deve far riflettere è quello che i viola non sanno più vincere al Franchi.
Dei cinque pareggi ottenuti Kalinic e compagni ne hanno conquistati 4 nelle ultime 4 gare al Franchi (Milan, Atalanta, Crotone e appunto Sampdoria), segno evidente che c’è un problema o forse più. Ci sono carenze da punti di vista caratteriale, personalità, di atteggiamento, di stimoli e motivazioni. Il Franchi dovrebbe essere il fortino della Fiorentina, invece è diventato un problema. Colpa dei giocatori? Colpa di Paulo Sousa? Forse la responsabilità è di tutti, non può essere solo di una componente. A volte l’equilibrio è soluzione migliore di tutte.
C’è chi chiede un mercato di gennaio importante da parte della Fiorentina, chi invece oggi (tifosi, una parte della critica e di giornalisti) chiede e spera nell’esonero di Paulo Sousa. Giusto? Sbagliato? Certo che anche nei momenti di difficoltà andrebbe pesato e valutato tutto, le cose negative ma anche le cose positive. Ricordandosi di abbinare il tutto a una rosa che non è certamente da primi tre posti ma che può lottare per un posto che vale l’Europa League.
In tutta questa situazione, nonostante qualcuno si diverta a dire il contrario, Fiorentina e Paulo Sousa stanno parlando di futuro e dell’eventualità di un rinnovo di contratto.
Semmai, ci sono giocatori che anche se giovani dovrebbero incidere, determinare più di quanto fatto fino a oggi. Tello contro la Sampdoria ha fatto irritare e non poco i tifosi, e forse non solo, perché manca sempre nell’ultimo passaggio, manca quando deve prendere le decisioni giuste. Situazione simile anche per Bernardeschi. Il giocatore ha tante potenzialità, ha grandi qualità, ma le mostra col contagocce e solo qualche volta, non con la dovuta continuità.
Adesso due settimane di stop, c’è da ricaricare le energie fisiche e mentali per chiudere nel migliore dei modi il 2016, anche se molti giocatori saranno via per le nazionali.
Un fine 2016 che potrebbe dare un volto definitivo alla Fiorentina, per il presente e per il futuro.
Di
Gianni Ceccarelli