Ironia, scetticismo: li chiamavano «scarsi», ma sono diventati grandi. Quando i primi giudizi sono spesso affrettati.
Cristiano…e i suoi fratelli. Oggetti misteriosi diventati certezze nonostante i pregiudizi e (iniziali) facili ironie. Capita spesso, nel calcio, ma Firenze negli ultimi anni gli errori di valutazione della piazza iniziano a essere parecchi, scrive il Corriere Fiorentino. Biraghi ma non solo, e visto che parliamo di terzini sinistri come non pensare a Marcos Alonso? Oggi è forse il miglior al mondo nel suo ruolo. Eppure, da queste parti, non se n’era accorto quasi nessuno. Arrivato a parametro zero dal Bolton nell’estate del 2013, a gennaio fu spedito in prestito al Sunderland accompagnato da critiche feroci. Tornò sei mesi più tardi, ed esplose.
CON MONTELLA. E poi Neto. Portiere brasiliano (che Corvino portò in Italia per circa 3 milioni) per mesi trattato come una specie di paperino. Giocava poco, e male. Un pacco, per molti, salvo poi accorgersi di avere in casa un numero uno vero. Forte. E così, ecco gli applausi. Lo stesso Salah, quando arrivò, scatenò ironie e battute. «Abbiamo preso il Messi delle Piramidi», ironizzavano i tifosi. Non sapevano che, una battuta, si sarebbe avvicinata alla realtà.
TEMPI D’OGGI. Quindi Veretout. «Ma chi è? E l’abbiamo pure pagato 7 milioni!», urlava la gente. Oggi, il francese, è uno dei migliori centrocampisti del campionato, vale una trentina di milioni, e il Franchi è pazzo di lui. E poi ancora Laurini, in parte Vitor Hugo. Oppure Rebic. Da «bidone» a sorpresa degli ultimi mondiali che potrebbe regalare grazie a una clausola del contratto una pioggia di milioni nei prossimi mercati.
AL CONTRARIO. Ma vale anche il discorso contrario. In quanti son stati accolti da fenomeni (Mario Gomez, Sissoko, per non parlare del mitico Leandro o di Nuno Gomes) e se ne sono andati tra gli insulti? E in quanti sono partiti tra contestazioni alla società e rimpianti (Kalinic, Borja Valero. Ljajic, Jovetic) salvo poi, lontani da Firenze, spegnersi pian piano? Dalle stelle alle stalle. E viceversa.

Di
Redazione LaViola.it