Rassegna Stampa
Firenze, è caos: la Fiesole lascia lo stadio, polemiche sotto la Tribuna. Ma i Della Valle…
Una lunga uscita di scena, dimessa e tristissima. E’ stata quella iniziata dai tifosi della Curva Fiesole che al trentesimo minuto hanno smesso anche di contestare. Prima, al grido di “Chi non salta Della Valle è”, avevano assistito ad un discreto movimento dei ventiduemila presenti allo stadio, poi hanno abbandonato il Franchi, chiuso gli striscioni, ammainato le bandiere e sono usciti. Si sono ritrovati quasi tutti, pure qualcuno di Maratona e di tribuna, davanti all’ingresso monumentale per gridare tutto il proprio disappunto. I Della Valle l’obiettivo principale, seguiti a ruota dai dirigenti, in testa a tutti Corvino. L’unico a non essere minimamente tirato in gioco è stato Giancarlo Antognoni.
Una delegazione di tifosi ha chiesto un incontro con l’unico esponente della proprietà presente, il vice presidente Gino Salica. Non c’era il presidente esecutivo Mario Cognigni, non ci sono da mesi (la scorsa primavera) i Della Valle. Il vice presidente, ancora una volta, non si è tirato indietro. Era successo anche in estate, quando i ragazzi dell’unonoveduesei, e con loro tutti quelli innamorati della Fiorentina e della maglia viola, si erano dati appuntamento al Franchi: c’erano diverse cessioni di big nell’aria, qualcuna addirittura già concretizzata, ed un mercato che ancora stentava a decollare. A scendere in strada, spingendosi fino al Bar Marisa, il punto di ritrovo di tutti i tifosi, era stato ancora una volta lui, Salica.
Adesso tocca ad Andrea Della Valle tornare. La squadra ha più che mai ora bisogno di lui, delle sue parole, delle sue rassicurazioni. Lo hanno chiamato a gran voce i senatori del gruppo, ne sarebbero onorati, hanno sempre ripetuto, pure i più giovani, quelli che ancora non hanno mai conosciuto la proprietà. C’è da salvare il salvabile, non si può più aspettare.
