È il momento di accantonare errori e recriminazioni, mancanze e scelte sbagliate per sostenere la squadra. La piccola, grande mobilitazione di stasera va letta anche così
Tre punti oggi a Venezia, tre punti domenica contro il Bologna, tre punti a Udine nella partita che chiuderà il campionato: totale, nove, scrive il Corriere dello Sport. Quelli che cercherà di fare la Fiorentina, anzi deve fare se vuole avere possibilità e speranze di tornare in Europa, e non essendo padrona del proprio destino potrebbero anche non essere sufficienti. Ma è indispensabili farli, quello sì, senza se e senza ma, iniziando da oggi pomeriggio in Laguna: dove Ranieri e compagni saranno accompagnati da 700 tifosi viola, dimostrazione tangibile – oltre che di passione e di affetto che mai tramontano all’ombra della Cupola del Brunelleschi – anche di un ottimismo/fiducia che gli stessi tifosi trasmettono alla squadra.
Nonostante l’eliminazione dalla Conference abbia fatto male e faccia male, rischiando di lasciare segni incisivi nel morale e dell’autodeterminazione dentro al gruppo di Palladino: la piccola, grande mobilitazione va letta anche e soprattutto in questa maniera, consapevoli i sostenitori – al di là della delusione che non è meno forte in città e tra chi ama questi colori – del momento di accantonare errori e recriminazioni, mancanze e scelte sbagliate. Firenze, a proposito, ha scelto di fare la propria parte come sempre e adesso tocca solo e soltanto alla Fiorentina ritrovarsi nella versione migliore, se non la più scintillante come raramente tra l’altro è stata in otto e passa mesi su e giù sulle montagne russe del rendimento e dell’identità, sicuramente la più concreta per mettere la parola fine sulla stagione nella maniera giusta. Conteggi, riferimenti, numeri, tutti declinati al passato: i 700 tifosi oggi pomeriggio indicano l’unica strada da seguire.
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Redazione LaViola.it