Focus
Firenze chiede cuore: la Fiesole richiama lo “spirito guerriero” e punta il dito su Pradè
Il comunicato dei tifosi più caldi del Franchi scuote l’ambiente: dietro la critica alla dirigenza, l’appello a ritrovare orgoglio e appartenenza
Non è solo uno sfogo, quello della Curva Fiesole. È una dichiarazione d’intenti, un atto politico del tifo viola in uno dei momenti più difficili degli ultimi anni. Nel giorno di Fiorentina-Roma, la parte più calda del Franchi ha scelto di farsi sentire ancora una volta, richiamando tutta la piazza a ritrovare compattezza e orgoglio. Ma dietro l’appello all’unità si nasconde una richiesta precisa: un cambio di rotta nella gestione sportiva.
QUESTIONE DI IDENTITÀ. Il concetto di “spirito guerriero”, evocato nel comunicato, non è solo un richiamo simbolico agli eroi del 1530 (ndr. chiaro richiamo all’Assedio di Firenze), ma diventa la misura di un’identità che i tifosi sentono smarrita. La Fiesole chiede una Fiorentina capace di rappresentare la città, di onorare la maglia “zuppa di sudore”, e di incarnare lo stesso fervore che anima i gradoni del Franchi. Parole che raccontano la natura viscerale del tifo fiorentino, dove la passione non ammette distacco e la critica nasce sempre dall’amore.
VECCHIE FERITE RIAPERTE DALLE NUOVE DIFFICOLTÀ. La spinta emotiva della Fiesole arriva in un contesto difficile: dopo sei giornate di campionato, la Fiorentina ha raccolto appena 3 punti e non ha ancora conosciuto la vittoria in Serie A. Un inizio che ha minato certezze e fiducia, facendo emergere vecchie tensioni mai sopite. È su questo terreno che il comunicato trova forza, traducendo il malumore di una piazza che si sente distante da chi oggi guida la parte tecnica del club.
L’ATTACCO AL DS. Il bersaglio è chiaro: Daniele Pradè. Già contestato duramente alla fine della scorsa stagione, il direttore sportivo viene indicato come il simbolo delle scelte sbagliate e del caos sportivo che accompagna la squadra. La richiesta della Fiesole – “cacciare Pradè per il bene della Fiorentina” – suona come un ultimatum rivolto direttamente al presidente Commisso, chiamato a prendere una posizione netta.
LA STOCCATA FINALE. Nella parte finale, la Curva sottolinea che non tornerà più sull’argomento “in queste modalità”. Un modo per chiudere il cerchio e ribadire che la misura è colma. Ancora una volta, il tifo organizzato si fa voce della città, ricordando che a Firenze la passione per la Fiorentina non è semplice appartenenza: è un atto d’amore, combattuto e irriducibile, che pretende rispetto.