
«In testa solo la Fiorentina, senza pensare agli altri». In poche parole lo slogan viola in vista della gara con il Napoli è questo. Già, perchè con il gol di Koulibaly Firenze sembra diventata all’improvviso il centro del mondo del calcio italiano. Così scrive La Gazzetta dello Sport. Domenica alle 18 gli occhi di tifosi juventini e napoletani saranno rivolti al terreno del Franchi e si aggiungeranno allo sguardo dei tifosi gigliati. Ed è così che a quattro giornate dalla fine il gruppo di Pioli potrebbe trovarsi arbitro della lotta scudetto. In città, come prevedibile, il dibattito si è aperto subito. Cosa è meglio fare? Che atteggiamento avere? Ed eventualmente, cosa augurarsi? Ma così come si è aperto, in poco tempo, si è anche chiuso.
Il motivo è semplice. La Fiorentina il suo campionato lo deve ancora giocare e la classifica lo dice chiaramente (meno tre punti dal settimo posto con quattro giornate da giocare). Il traguardo stagionale è ancora lì. Inevitabile che il solo punto raccolto nelle ultime tre gare abbia rallentato (e complicato) una rincorsa all’Europa League riaccesa dopo la scomparsa del capitano Astori. Ed è per questo che la maggioranza del popolo viola di “scansarsi” non ne vuole nemmeno sentir parlare. «Noi arbitri dello scudetto? Ci teniamo a chiudere bene la stagione», il commento del tecnico Pioli.
Troppo forte la voglia di rivincita dopo una settimana così deludente in casa Fiorentina per far passare in primo piano le rivalità con altre squadre rispetto al raggiungimento del risultato finale. Anche perché poi dagli ambienti legati al tifo emerge pure la difficoltà nel mettere sulla bilancia le due rivalità. Quella con i bianconeri è storica e ha radici profonde, ma recentemente le battaglie con il Napoli hanno lasciato ferite aperte nei cuori viola. L’ultima, quella più fresca, la finale di coppa Italia persa a Roma nel 2014.

Di
Redazione LaViola.it