La Fiorentina vince 3-2 contro la Sampdoria e passa il turno in Coppa Italia, tra l’altro è la prima vittoria senza Thereau in campo, e anche questo non è un dato da sottovalutare. Pioli ha puntato su una formazione con 5 delle cosiddette seconde linee in campo (e per seconde linee intendiamo giocatori con un minutaggio ridotto): Dragowski, Gaspar, Sanchez, Babacar, Saponara. Tra questi sicuramente il migliore in campo è stato Babacar che con un gol e un rigore procurato si porta a casa la pagnotta. Sicuramente adesso si ricomincerà a parlare del suo ruolo nella Fiorentina ma sappiamo bene che la continuità è sempre stata un limite per il senegalese. Bocciato Sanchez che, in un ruolo comunque non suo, non riesce ad incidere soprattutto in fase di costruzione del gioco. Saponara piano, piano ritroverà la condizione fisica migliore e non è giudicabile. Positivo l’esordio di Dragowski.
Tra alti e bassi questo il resoconto delle “seconde linee” sfruttate da titolari poi però si passa a coloro che il campo ormai lo vedono davvero con il binocolo. In cima alla lista c’è Cristoforo, un fantasma di questa Fiorentina, oppure Eysseric che compare solo per sporadicamente e come lui Vitor Hugo (anche se sul brasiliano Pioli ha molte speranze), senza contare i famigerati giovani Milenkovic, Lo Faso, Zekhnini e Hagi, mai presi in considerazione.
La partita di Coppa serviva anche per capire su chi Pioli può contare per il proseguo della stagione. Qualcuno sicuramente l’ha convinto altri invece dovranno faticare per trovare spazio in questa Fiorentina.
Insomma, la Fiorentina porta a casa una qualificazione in Coppa Italia che contribuisce a tenere alto il morale di una squadra non ancora al top, ma che sta cercando di crescere partita dopo partita, acquistando consapevolezza e determinazione. Adesso la parola d’ordine deve essere continuità, e contro il Genoa è vietato sbagliare per dare seguito a questo filotto importante di partite e per prendere tre punti fondamentali per la classifica. Non va infatti dimenticato che ad oggi la Fiorentina occupa il decimo posto.
Di
Francesco Zei