A Budapest una partita pazzesca che alla fine la Fiorentina riesce a fare sua
Una vittoria di altri tempi, scrive il Corriere dello Sport, su un campaccio fangoso e alla fine di una partita che la Fiorentina aveva in pugno dopo due minuti, salvo poi complicarsi la vita e andare sotto due volte. Ma il carattere, il cuore e i cambi giusti di Italiano (oltre alla superiorità numerica negli ultimi 15 minuti) hanno cancellato le brutte sensazioni di un primo tempo disastroso e regalato ai viola una vittoria preziosissima. L’eroe è stato Barak, al 95′, come a Basilea la scorsa stagione, quando portò la Fiorentina alla finale di Praga. Insomma, prima male male e poi bene bene: senza mezze misure, la Fiorentina va presa così com’è. Ha ingigantito un Maccabi Haifa modesto e poi lo ha tramortito con un secondo tempo il cui finale resterà a lungo nella memoria per le emozioni che ha regalato. L’altra buona notizia per Italiano è che hanno segnato due attaccanti, prima Nzola e poi Beltran. Non è poco.
Tutto si era messo per il verso giusto dopo appena 2 minuti, anzi 1 minuto e 51″: il gol di Nzola (il più veloce segnato dalla Fiorentina in un incontro nelle maggiori competizioni europee a partire da quello di Amarildo, contro la Dinamo Zagabria, il 2 ottobre 1968 in Coppa delle Fiere) sembrava che avesse portato la partita subito dalla parte della Fiorentina. Invece, i viola hanno perso subito le loro certezze, sono affiorate brutte disattenzioni, anche gravi e che hanno coinvolto tutta la linea. La mancanza di un regista ha poi acuito le difficoltà della Fiorentina, che nel primo tempo non ha trovato le giocate di Nico Gonzalez (ma è giusto che parta da sinistra invece che da destra?) e Beltran. Il Maccabi Haifa ha mostrato pecche in difesa, ma le verticalizzazioni e gli attacchi in profondità hanno mandato in confusione i viola. E alla fine i gol israeliani sono arrivati, due ed entrambi con le responsabilità dei difensori di Italiano, specialmente Milenkovic. Al 12′ Seck ha battuto Terracciano sugli sviluppi di un calcio d’angolo su cui né Biraghi, né Ranieri né proprio il serbo (che si è fatto bruciare dal difensore senegalese) sono riusciti a opporsi. Gol quasi facile. Terracciano al 26′ ha salvato sul gigantesco Pierrot. Tre minuti dopo il raddoppio del Maccabi, realizzato da Kinda: Milenkovic ha difeso di nuovo male su Pierrot, palla ad Ali Mohamed e da questi in verticale per Kinda, Kayode ha arrancato e Terracciano è finito di nuovo ko.
Nel secondo tempo la Fiorentina ha provato a far tornare la gara dalla sua parte e per 15 minuti è stato così. Tanta pressione ha prodotto il pareggio di Beltran al 12′: cross di Gonzalez, sponda di Nzola e con la punta della scarpetta l’argentino ha battuto Keouf. Al 15′ Duncan ha sprecato con un tiraccio, poi Ikoné e Mandragora hanno avuto altre due occasioni. Ma al 21′ il Maccabi ha colpito di nuovo: Milenkovic (ancora lui) anticipato da Pierrot, Khalaili ha saltato netto Ranieri e in diagonale ha battuto Terracciano. Un colpo pesante ma la Fiorentina ha reagito: al 27′ uno-due Biraghi-Gonzalez-Biraghi che ha messo Mandragora nelle condizioni di segnare il 3-3. Italiano ha dato nuova forza alla squadra con Bonaventura, Belotti, Barak e Sottil per approfittare dell’espulsione di Show (doppio giallo) al 35′. Ma il campo è diventato fanghiglia ed è stato difficile. Però non impossibile: al 50′, Bonaventura ha assistito Barak che ha trovato il tiro vincente.
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Redazione LaViola.it