Rassegna Stampa

Fiorentina, vincere è l’imperativo categorico di stasera. Possibilmente con qualità e coraggio

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Il peso della vittoria che manca è presente nelle parole di Pioli. Il primo passo per uscirne è proprio la Conference

Vincere, per superare un avvio di stagione complicato e inferiore alle aspettative. Vincere per ritrovare morale e serenità in vista di un calendario in campionato in salita, con Roma, Milan, Bologna e Inter. Vincere, soprattutto, per iniziare nel migliore dei modi un cammino che ha come obiettivo Lipsia, sede della finale il prossimo 27 maggio. La Fiorentina, ore 21, con il Sigma Olomouc al Franchi inizia la sua quarta avventura nel girone unico di Conference League con un imperativo categorico, trovare un sorriso che manca da più di un mese e rilanciarsi dopo un settembre horror, di soli pareggi e sconfitte e di tante prestazioni così e così.

E il peso della vittoria, in una competizione che rappresenta il grande obiettivo stagionale dei viola, è presente e centrale nelle parole di Pioli. Preciso, conciso, diretto, ma non sfiduciato dal momento, in una conferenza in cui lo stato d’animo del tecnico è servito per fotografare, di riflesso, quello della squadra.

La fiducia della società, citando le parole di Pradé, è illimitata, il peso della non vittoria condiziona tutto il gruppo, ma non porta Pioli a rivedere forse al ribasso certi obiettivi iniziali, come la Champions: «Il rapporto col club e col presidente, che sento tutte le settimane, è di confronto continuo per trovare soluzioni e fare meglio. Il mio destino è legato ai risultati ma io lavoro con grande fiducia e volontà, come sempre. La frase sulla Champions non è stata mal interpretata, io sono stato chiamato qua per alzare il livello e questo resta un obiettivo. È vero che non ci siamo riusciti fin qui ma credo in quello che facciamo e sono certo che tirerò fuori i nostri valori».

Il primo passo per uscire è partire bene in Conference, contro un avversario tra i più abbordali delle sei squadre di un girone unico comunque più livellato verso l’alto rispetto al passato, con, dopo la sfida al Sigma di stasera, le trasferte contro Rapid Vienna e Mainz e le partite in casa con Aek Atene e Dinamo Kiev. Pioli, come le ultime settimane, non ha anticipato niente di formazione — tranne De Gea in porta — rimandando tutto a stamani, compresa la comunicazione dei titolari alla squadra. Al di là dei singoli e del modulo — con tanti sistemi di gioco cambiati in questo inizio di stagione — conterà qualità nelle ultime giocate, capacità di prendere le decisioni giuste e anche un po’ più di coraggio.

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