Partita pazza dei viola. In balia degli avversari per un’ora poi i cambi hanno dato la svolta. E alla fine il pari forse va pure stretto
La Fiorentina ci ha abituato all’essere dottor Jekyll e Mister Hyde. Contro la truppa di Stankovic, dopo un avvio promettente, dove ci sono state un paio di occasioni per far male, nel primo round è andata in onda la peggior Fiorentina stagionale. Scrive La Gazzetta dello Sport.
Idee confuse, tutti i duelli personali persi, e riaggressione inesistente. Il Ferencvaros di Deki sapeva sempre come muoversi, aveva una freschezza atletica, e diremmo anche tecnica, superiore. Di sicuro il turnover ha inciso. Si aprivano voragini dove il convalescente Biraghi si faceva puntualmente saltare da Zachariassen. Sottil davanti non aiutava perché non teneva un pallone contro Makreckis e Mandragora era in giornata nera sia in interdizione che in fase offensiva (due tiri telefonati).
C’era anche Maxime Lopez al posto di Arthur. Che veniva poco cercato ma si vedeva che non è ancora entrato nei meccanismi di squadra. Risultato: gli ungheresi, tutti buoni giocatori, ogni volta che scendevano in ripartenza potevano avere l’occasione di andare in vantaggio. Grazie alla velocità di Zachariassen, appunto, e Marquinhos in fascia, alla tecnica di Ben Romdhane in mezzo e a Varga, sul quale Quarta era in netta difficoltà.
La prima vera occasione l’ha regalata Terracciano passando a Marquinhos e poi riscattandosi gli respinge il tiro. Ma dopo che Kayode, uno dei pochi a salvarsi con Bonaventura e Gonzalez che tornavano per aiutare e cercare di rianimare la squadra, ha salvato su Marquinhos, è arrivato il vantaggio ungherese col solito Varga (17 reti finora). Che girava al volo l’invito di Ben Romdhane.
Furia viola
Il secondo round, che ha visto subito Parisi al posto di Biraghi, è cominciato sulla falsariga del primo e dopo 5’ minuti la Viola subiva il 2-0 ad opera di Cissè su angolo di Ben Romdhane che forse non c’era.
Dopo qualche minuto Italiano ha rotto gli indugi. Dentro Arthur, Barak e Kouame per un 4-3-3 e la musica è subito cambiata. Anche se Ben Romdhane poteva chiedere il conto in contropiede ma ha tirato per fortuna sulla traversa. È stato un episodio perché poi la Viola ha schiacciato i rivali nella loro area.
I nuovi hanno portato entusiasmo e rabbia, e sono fioccate le occasioni. Parisi, scatenato in fascia, su punizione ha servito Barak per il 2-1 e all’ultimo respiro, sempre su corsa di Parisi, Nico ha fatto da torre per Ikone, entrato (benissimo) per Bonaventura. Nel mezzo, una serie di occasioni fallite per un pelo da uno scatenato Gonzalez. L’ultima prima del fischio finale con un tiro che ha sfiorato il palo. Alla fine poteva persino andar meglio. Roba da pazzi, no?
Di
Redazione LaViola.it