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Fiorentina, un passo indietro: poche idee e poca incisività. Ora palla a Pradè

E’ il Genoa a recriminare per lo 0-0, nonostante l’episodio finale che poteva portare ad un rigore per i viola su Milenkovic.

Il Genoa esce dal Franchi con la convinzione di aver perso due punti, scrive La Gazzetta dello Sport. Lo 0 a 0 contro la Fiorentina consente alla squadra di Nicola di agganciare Brescia e Spal in fondo alla classifica. Ma il bicchiere è mezzo vuoto per i rossoblù. Basta pensare al rigore sbagliato da Criscito (il primo della sua carriera) e alle ripetute prodezze del portiere viola Dragowski. Autore di almeno tre interventi decisivi, rigore a parte. La Fiorentina? La squadra viola si lamenta per un possibile rigore per un contatto Milenkovic-Pinamonti nel finale di gara. Ci poteva stare. Ma dopo le imprese contro Atalanta (in Coppa Italia) e Napoli la squadra di Iachini torna nella sua versione meno convincente.

PASSO INDIETRO. Poche idee, poche gambe, poca incisività per i viola. A metà del secondo tempo i viola hanno perso anche Castrovilli che ha chiesto il cambio perché vittima di giramenti di testa. Il talento è stato subito portato all’ospedale per accertamenti e vi ha trascorso la notte: oggi è previsto il suo rientro a casa. Un passo indietro, insomma, per una Fiorentina che comunque centra il quinto risultato utile consecutivo. Chiesa e compagni sono nella terra di nessuno, lontani sia dalla zona pericolosa sia dall’area europea. Ora la Fiorentina è attesa da due sfide complicate: mercoledì l’Inter a San Siro nei quarti di Coppa Italia e domenica la capolista Juve (senza Milenkovic e Caceres squalificati).

VIOLA SGONFI. La formazione viola dura una decina di minuti. Il tempo di centrare la traversa con un colpo di testa di Milenkovic. Poi, viene fuori il Genoa. Un clamoroso errore di Pezzella (che si fa sfuggire e abbatte Favilli) regala il rigore ai rossoblù. L’esecuzione dal dischetto di Criscito è centrale e Dragowski respinge. La squadra di Nicola si disunisce per qualche minuto. Restituendo il pallino ai padroni di casa. Chiesa, nuovamente in buone condizioni fisiche, prova un paio di conclusioni in corsa, ma è troppo solo. Nella ripresa l’uscita dal campo di Castrovilli (al suo posto Eysseric) toglie ulteriore qualità alla Fiorentina.

PROTAGONISTA. Tocca quindi a Dragowski ergersi a protagonista. Il polacco prima evita un clamoroso autogol ribattendo un’involontaria conclusione di Milenkovic. Poi alza sopra la traversa un colpo di testa di Biraschi e nel finale ipnotizza il nuovo entrato Pinamonti. E quando non ci arriva lui è il nuovo entrato Maxi Olivera a salvare una situazione delicata. Nel finale l’episodio del possibile rigore a favore della Fiorentina. Per il Genoa una sconfitta sarebbe stata una vera beffa.

MERCATO. In casa viola il pallino ora passa nelle mani del direttore sportivo Pradè. La società viola cerca uno o due centrocampisti e un difensore (Juan Jesus è sempre un obiettivo).

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