Prima del mercato ci sono 5 partite: ecco cosa può cambiare Pioli, in tutti i reparti. Per risollevare la Fiorentina.
Cinque partite prima del mercato, per Pioli scelte pesanti per uscire dal momento negativo. ‘Viola, tre mosse. Pioli svolta così’, titola Il Corriere dello Sport – Stadio. La prima: la difesa sta funzionando, è la terza del campionato dopo Juve e Inter. Ma merita insistere sulla linea a quattro? Oppure, per andare a rafforzare il centrocampo o per tenere alta la linea difensiva, non varrebbe la pena giocare con la linea a tre (pur mantenendo invariati, di fatto, i titolari)?
SECONDA IDEA. Meriterebbe riportare a destra Laurini? Oppure pensare a Di Lorenzo dell’Empoli, anche se strapparlo al presidente Corsi a gennaio, con una salvezza azzurra da conquistare pare quasi impossibile?
TERZO PUNTO. Cambiare a centrocampo? Riportare Veretout più avanti? Giocare a quattro? A cinque? Magari con un mediano diverso: c’è la candidatura di Edmilson, di Dabo, di Norgaard, per adesso appena intravisto. O meglio varare il rombo con uno dei tre arretrato, con Gerson o Benassi su una linea con lo stesso Edimilson e proprio Veretout avvicinato a Simeone?
L’ATTACCO. Puntare al ritorno a pieno dell’argentino? O dare spazio a Thereau e alla sua ennesima rinascita? O al nuovo che avanza, Vlahovic? E poi ancora, una o due punte? Ed esterni: Chiesa sì, ma con chi? Speranza Pjaca, speranza Mirallas, speranze Sottil? Pioli non può scartare nessuno, deve provare, deve stimolare, deve verificare e poi decidere. Se insistere o tagliare. Sì, tagliare, anche perché i giocatori o sono prestiti che vanno e vengono, oppure patrimoni che la società deve mantenere vivi e apprezzati. E tutto questo con il mercato che è letteralmente alle porte e la classifica che non permette neppure un errore.
Di
Redazione LaViola.it