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Fiorentina: tecnico e giocatori, patto anticrisi. Tutti uniti per firmare un’impresa

Fiorentina

Dieci punti in dieci giornate, media da lotta salvezza con il secondo peggior attacco del campionato. Numeri impietosi per i viola

I numeri raccontano bene le difficoltà della stagione. Dieci punti in 10 giornate di campionato, la zona Conference (quella eventualmente da riconquistare a fine stagione), già a 11 lunghezze di distanza. E poi… poi quei 5 punti appena sopra il pacchetto di squadre che dovranno farsi del male per evitare il precipizio della zona retrocessione. Sta davvero tutta qui, in questi numeri perfidi e assolutamente da correggere, l’annata della Fiorentina. Scrive La Nazione.

Una combinazione di dati statistici, quella della squadra di Italiano, che dovrà per forza segnare a breve un cambio di passo. Magari regalandosi un’impresa bella e impossibile almeno secondo i pronostici (a proposito, sabato si gioca contro l’Inter). E tenendo su di giri un gruppo che d’ora in poi dovrà dimostrare una tenuta nervosa da pilota di jet militare per evitare cali di tensione rischiosissimi.

Toccherà soprattutto a Italiano il lavoro ‘sporco’ e complicato

Di far capire al gruppo che niente è perduto. E che tutto è davvero e ancora possibile. E l’Italiano psicologo, forse addirittura più dell’Italiano allenatore, già in queste ore, quelle che accompagnano la Fiorentina dalla delusione di Lecce alla grinta da sprigionare per affrontare l’Inter, ha voluto e cercato di parlare al gruppo. Quasi a volersi mettere al centro di un patto su cui la squadra viola dovrà appoggiare il riscatto dell’annata.

Tutto, ovviamente, cercando di capire bene e meglio quanto la società gli sia vicina. Sia assolutamente dalla sua parte (a maggior ragione in questi giorni in cui Commisso è a Firenze), e gli faccia capire che le difficoltà del momento non hanno intaccato fiducia e stima. Magari Rocco, proprio come ha fatto la settimana scorsa, tornerà di nuovo a sedersi accanto all’allenatore per vivere con il suo tecnico un passaggio complicatissimo (sicuramente il più complicato) della sua avventura a Firenze.

Il gruppo, lo spogliatoio, è unito

E sa che solo in questa unione, in questo condividere tutti insieme la voglia di rialzarsi, può arrivare la scossa giusta. Poi, certo, ci sono da analizzare i limiti e i problemi di rosa e di campo che Italiano dovrà condividere con i suoi dirigenti. L’astinenza in zona gol è un problema serio. I limiti di Jovic e Cabral continuano a riportare l’attenzione su come ci si potrà comportare a gennaio nel caso entrambi continuassero ad avere un passo così poco decisivo. Psicologo e allenatore, ecco dunque il doppio lavoro che aspetta Italiano. Tutti uniti per credere e magari firmare un’impresa. Questo il patto dello spogliatoio viola.

Perché sabato sera si torni a riassaporare il gusto del sorriso. E soprattutto si riesca a scappare (in fretta) da una classifica che non promette niente di buono.

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