Editoriali
Fiorentina, tanti passi indietro. Chiesa si ferma al palo, adesso tre giorni di mercato decisivi
Brutta sconfitta interna, inattesa, contro la Sampdoria. La Fiorentina si ferma al palo clamoroso colpito al 95esimo da Chiesa
L’impegno di qualcuno non è bastato. Al Franchi passa la Sampdoria, che si ritrova dopo un avvio di stagione shock ed appaia la Fiorentina a tre punti in classifica. Tanti i passi indietro della squadra di Iachini rispetto alle prime due uscite in campionato.
Della squadra caparbia e volenterosa vista a San Siro è rimasto poco, l’infortunio di Ribery ha tolto tanto. Dal punto di vista tecnico e non solo. In campo è mancata una guida, un punto di riferimento. Al di là di un avvio gagliardo, la Fiorentina ha fatto una fatica tremenda ad imporre il proprio gioco e ad organizzare trame efficaci. Troppo facile addossare la colpa della sconfitta all’assenza del fuoriclasse francese. Anche se averlo in campo, chiaramente, aiuta.
Iachini si affida alla formazione che era trapelata alla vigilia. Ceccherini confermato al centro, con Pezzella stavolta neanche in panchina, al pari di Borja Valero. Situazione che la Fiorentina continua a pagare. Dopo l’autogol a Milano, il difensore toscano è protagonista sfortunato del rigore guadagnato da Quagliarella nel primo tempo.
In attacco c’è Vlahovic, stavolta in versione consolatore quando Koaume si divora il gol del vantaggio. Una costante, ormai, sciupare palle gol. Un po’ tocca a uno, un po’ all’altro. Chissà, forse presto toccherà anche a Cutrone. Speriamo di no.
Nella ripresa Vlahovic il gol finalmente lo trova. Fortunoso, certo, ma ha il merito di trovarsi sulla traiettoria di Milenkovic. Da lì, un paio di fiammate e poco altro. Luce spenta, come quando Audero regala il pallone della vittoria a Verre.
La partita di Federico Chiesa merita un capitolo a parte. Scende in campo con la fascia di capitano al braccio e ci mette tutto quello che ha. La sua avventura in viola, probabilmente, si stampa sul palo, colpito all’ultimo secondo ad Audero battuto. Difficile immaginare un epilogo più beffardo, se realmente nelle prossime ore si concretizzerà il suo passaggio alla Juventus.
Alla Fiorentina restano tre giorni di mercato, quelli che contano più di tutti. L’impressione è che la cessione di Chiesa possa innescare un effetto domino importante. E quello che resta negli occhi è sempre il solito concetto: con una punta davanti, un po’ più cinica, forse tanti problemi potrebbero essere risolti.