L’algoritmo, che calcola valore delle rose e rendimento dopo 8 giornate, dà speranze Champions alla squadra di Italiano
L’ultima volta che quella iconica musichetta è risuonata dalle parti del Franchi, scrive il Corriere dello Sport, era il 9 marzo 2010, il giorno forse della vittoria più dolorosa (no, non è un ossimoro) della recente storia viola. In quegli anni la Champions era di casa a Firenze eppure a nulla servì il successo per 3-2 sul Bayern Monaco, visto che quella notte davanti a 42mila spettatori la Fiorentina fu eliminata dalla competizione. Senza mai prendervi da allora più parte. A distanza di quasi quattordici anni, la Viola oggi ci riprova.
SIMILITUDINI. Nel 2008-09 – l’ultima stagione in cui la Fiorentina di Prandelli riuscì a centrare la qualificazione alla Champions – la partenza di Dainelli e compagni era stata simile: superamento del playoff con lo Slavia Praga, 16 punti nelle prime otto gare di Serie A (in questo la Viola di oggi ha già fatto meglio) oltre a due pari nei primi due turni di Coppa. Anche in quella rosa c’erano poi due giocatori che spiccavano su tutti: Alberto Gilardino (10 gol nelle prime 12 gare stagionali) e Adrian Mutu (4 reti). Un po’ lo stesso peso specifico che oggi hanno Nico Gonzalez e Jack Bonaventura (7 centri il primo, 5 il secondo).
ESPERIENZA. C’è un altro aspetto che fa ben sperare e che rende molto simili la Fiorentina di oggi con quella di allora: anche nel 2008-09 la Viola che si qualificò per l’ultima volta alla Champions era reduce l’anno prima da un percorso europeo da assoluta protagonista in un trofeo minore (la allora Coppa Uefa). In quel caso, nel 2007-08, la squadra di Prandelli si fermò in semifinale, sconfitta ai rigori dai Rangers. Due percorsi tanto dolorosi quanto affini che però, in entrambi i casi, hanno portato in dote esperienza e nuove motivazioni.
ALGORITMO. C’è un dato – fornito da Opta – che rende ancor più stuzzicante lo scenario da parte della Fiorentina di tornare in Champions. Secondo un algoritmo elaborato sul valore delle rose e i numeri accumulati nelle prime otto giornate, la squadra viola ha il 37,03% di possibilità di centrare la qualificazione al trofeo Uefa più ambito. Davanti ai toscani, solo quattro squadre: Inter (96,64%), Milan (94,07%), Napoli (74,35%) e Juventus (64,3%). La prospettiva, dunque, c’è – benché poi debba essere “scalzata” almeno una di questo poker di squadre – così come è più che fondata la possibilità di tornare a giocare l’Europa League a sette anni di distanza dall’ultima volta.

Di
Redazione LaViola.it