Partita da non sbagliare a Verona per non complicarsi la vita in classifica. Cabral verso la conferma dal 1′, con lui dovrebbe tornare Kouame a sinistra. Con la squadra oltre 800 tifosi
Forse è fin troppo banale dirlo, ma alla Fiorentina stasera al ‘Bentegodi’ serve una prestazione… di coppa. La squadra di Italiano deve necessariamente far punti per cominciare a sistemare una classifica che, settimana dopo settimana, è diventata terribile. Dietro si stanno muovendo un po’ tutti, la Fiorentina (per la rosa che ha) non può ritrovarsi a lottare con Spezia, Salernitana, Verona e via discorrendo. Questione di numeri e di qualità. Anche se il numero più importante, quello dei gol fatti, accomuna eccome i viola a queste squadre. Gli stessi gol segnati dal Lecce, quattro in meno della Salernitana, appena tre in più dello Spezia, quattro in più del Verona, tre in meno del Sassuolo. Insomma, bisogna gonfiare quel numerino lì per provare a risalire la china.
Anche perché la Fiorentina i gol li sa fare. 23 reti in 10 partite di Conference League portano la media a quasi due gol e mezzo a partita. Un’enormità rispetto al solo gol di media che la squadra realizza in campionato. D’accordo, il livello sarà stato più basso (è un dato piuttosto oggettivo) ma rimane il fatto che la Fiorentina ha il capocannoniere della competizione (Jovic con 6 gol), il re degli assist vincenti (Kouame con 5 assistenze ai compagni) e l’attacco più prolifico di tutto il torneo. Numeri che qualcosa vorranno dire, da traslare totalmente sul campionato, dove la Fiorentina ha mostrato di far fatica non solo con le big, ma anche e soprattutto con le squadre inferiori, almeno sulla carta.
Stasera al ‘Bentegodi’ i viola troveranno un avversario certamente in difficoltà di classifica, ma forse più in salute della stessa Fiorentina (restando al campionato). Nel 2023 (dopo la ripresa post Mondiale) l’Hellas di Zaffaroni ha messo insieme 12 punti, esattamente il doppio di quelli della Fiorentina (solo sei).
Possibile che Italiano confermi la fiducia a Cabral. L’attaccante brasiliano sta bene, è in fiducia, ha messo a segno 4 gol nelle ultime 3 partite. Ha tutto per avanzare la sua candidatura per partire dall’inizio. Il resto della formazione è un mezzo rebus, perché il Verona arriva al termine di due settimane comunque dispendiose mentalmente e fisicamente. Possibile che Dodo sia confermato a destra, Quarta ed Igor al centro con Terzic che insidia Biraghi a sinistra. Milenkovic è recuperato ma potrebbe non essere rischiato. A centrocampo ci sarà sicuramente l’ex Amrabat, con l’intoccabile Bonaventura e probabilmente Mandragora, che assicura equilibrio tra le due fasi nel ruolo di mezzala. In attacco i dubbi maggiori. Detto di Cabral, sugli esterni rimane l’incertezza, anche se una maglia sembra destinata a Kouame. A destra, se darà garanzie fisiche, giocherà ancora Gonzalez con Ikoné pronto a subentrare.
La Fiorentina a Verona non sarà sola. Nonostante il giorno feriale ed un’orario tardo pomeridiano saranno più di 800 i tifosi viola sugli spalti, pronti a spingere la squadra di Italiano ed a celebrare lo storico gemellaggio con i tifosi scaligeri.
Di
Alessandro Latini