Solo una rete nelle ultime tre gare di campionato e poca incisività dalla distanza. Contro il Lecce serve una svolta per ritrovare concretezza in zona gol
La Fiorentina si prepara a sfidare il Lecce senza Moise Kean, ma il vero problema è un altro: la sterilità offensiva. Come sottolinea il Corriere Fiorentino, negli ultimi 180 minuti di gioco, i viola hanno centrato lo specchio della porta solo 9 volte, segnando appena un gol nelle ultime tre partite di campionato. Un dato preoccupante, che impone un cambio di mentalità.
Poche conclusioni, pochi gol: serve più intraprendenza
Con la manovra offensiva bloccata e i cross dalle fasce poco efficaci, una soluzione potrebbe essere il tiro dalla distanza. Tuttavia, la Fiorentina ha finora prodotto pochissimo in questo senso: solo tre gol da fuori area su 41 stagionali, due dei quali firmati da Adli, attualmente infortunato. L’unico altro centro da lontano è di Cataldi, che però non è certo un bomber.
Pochi specialisti, tanti problemi
Nemmeno i nuovi acquisti sembrano avere il tiro dalla distanza nelle corde: Zaniolo, Ndour, Fagioli e Folorunsho non hanno ancora inciso in questo fondamentale. E con Colpani e Gudmundsson indisponibili, il rischio di restare senza soluzioni concrete aumenta.
Contro il Lecce per invertire la rotta
Palladino dovrà trovare alternative per rendere l’attacco più incisivo, anche senza Kean. Venerdì sera sarà fondamentale sbloccare la situazione, per arrivare alla sfida di Atene con rinnovata fiducia e una squadra capace di colpire da ogni posizione.
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Redazione LaViola.it