Il Betis di Pellegrini sarà avversario tosto, zero calcoli ma c’è gran voglia di centrare un’altra finale
Senza timori reverenziali. In altre parole, prendendo in prestito e parafrasando il pensiero di uno che di coppe se ne intende, stasera ’zeru calcoli’, ma con consapevolezza delle proprie qualità e determinazione nell’approccio. È con questo spirito che la Fiorentina dovrà scendere in campo e affrontare una semifinale che la squadra di Palladino ha fortemente voluto. Avversario il Betis Siviglia, sul suo campo, che nella Liga sta attraversando un buon momento e che, come la squadra viola, si è guadagnato meritatamente questo appuntamento, scrive La Nazione.
RIVALSA. Appuntamento con la storia per entrambe, certo, ma che per la Fiorentina ha i contorni della rivalsa e della voglia di tornare a frequentare una finale di una competizione europea. E’ vero che il Betis rappresenta un ostacolo duro da affrontare. Ma la Fiorentina non si sente turista per caso, pur affrontando i biancoverdi del «grandissimo» (come lo ha definito Palladino) Manuel Pellegrini, giusto per rimanere sulle tracce dello Special One, subentrato proprio al cileno sulla panchina del Real Madrid.
KEAN. Il pregara è ruotato inevitabilmente sul rebus che agita le notti anche biancoverdi: Kean sì o Kean no? Ni, la riposta più logica che in questo momento si potrebbe dare. Palladino ha usato pretattica. «Sta bene, è pronto, ha fatto un allenamento e mezzo, poi abbiamo tante gare e il gruppo va gestito. Non ho deciso». Sensazioni? Che alla fine giocherà sicuramente. Titolare? Altrettanto probabile. Difficile rinunciare al tuo miglior attaccante in un passaggio cruciale della stagione, in un contesto di grande competizione e tensione.
Di
Redazione LaViola.it