Rassegna Stampa
Fiorentina senza fine: Kouame premia la squadra che ci ha creduto di più
I viola si portano a casa una partita iniziata in salita. Alla fine i cambi di Italiano hanno portato a tre punti fondamentali
La partita a mille all’ora che t’aspetti tra Fiorentina e Atalanta, piena di tante cose belle, anche di errori, e alla fine la decidono i cambi. Perché Italiano si affida a Kouame che gliela risolve, mentre Gasperini rinuncia a Lookman prima e poi a Koopmeiners non ricevendo da chi subentra quello che gli aveva dato chi esce. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Molta più Fiorentina nella ripresa. E per arrivare al tocco vincente di Kouame, sull’incertezza a due tra Ederson e Kolasinac, c’è stato tanto. L’Atalanta si è messa subito a fare il gioco che conosce meglio e ha messo in difficoltà la Fiorentina. Che, viceversa, con Arthur in panchina e senza un regista di ruolo faceva una gran fatica.
Ederson su Mandragora, De Roon su Bonaventura (a uomo), Koopmeiners su Duncan. Così Gasperini ha tolto visuale e fiato all’azione della Fiorentina nei primi venti minuti. Ma soprattutto i suoi centrocampisti erano pronti e abili a rovesciare l’azione una volta riconquistato il pallone.
Abbastanza logico e naturale il gol del vantaggio bergamasco proprio al culmine del periodo di superiorità. Dopo una rimessa laterale contesa tra lo stesso Lookmam e Nico Gonzalez tra le proteste dell’argentino e della squadra viola che l’avrebbero voluta giustamente a loro favore. Invece Pairetto e il suo assistente Di Gioia l’hanno data all’Atalanta. Palla a De Roon, libero di servire Koopmeiners al limite dell’area, a sua volta più rapido di Parisi (o Parisi in ritardo a chiudere) per battere Terracciano con un sinistro non troppo angolato, però sporco.
REAZIONE VIOLA
Ma il calcio non è scienza applicata e quello che sembrava difficile per i viola e facile per i nerazzurri si è improvvisamente ribaltato. E non per caso. La Fiorentina ha capito che non poteva continuare in quella maniera, soprattutto a quel ritmo. Ha aumentato i giri, si è messa a muovere il pallone più velocemente. E i centrocampisti hanno iniziato a fare i… centrocampisti nella manovra di avvicinamento all’area ospite.
Centimetro su centimetro ha guadagnato metri e convinzione. E, sul calcio da fermo di Mandragora, Nico Gonzalez ha fatto valere la specialità della casa saltando più in alto di tutti per servire Bonaventura: stop e presa la mira, non c’è stato scampo per Carnesecchi. Pur non potendo contare sull’apporto di Nzola, bloccato a livello psicologico e da Scalvini, la Fiorentina ha preso ulteriore vigore e ha piano piano ricacciato indietro l’Atalanta.
Quarta (ottimo anche in marcatura) è andato all’impatto di testa anticipando Scalvini sul cross di Duncan per battere ancora Carnesecchi proprio allo scadere del 45’.
I CAMBI
Altrettanto logico e naturale che l’Atalanta non accettasse questo stato di cose. E difatti la ripresa l’ha iniziata come aveva iniziato il primo tempo. Con idee e pressione, raccogliendo i frutti già al 7’ proprio con Lookman. Scambio con De Roon e destro dai dieci metri su cui Terracciano è andato giù un po’ in ritardo.
Solo che la Fiorentina non ha accusato il colpo e si è impossessata subito di campo e comando del gioco. Tanto da creare due occasioni con Gonzalez, che ha fallito un gol non da lui davanti a Carnesecchi. E poi con Brekalo (diagonale respinto dal portiere). Fino ai cambi che hanno spostato gli equilibri dalla parte viola con il guizzo di Kouame. Agevolato dalla difesa Atalanta ancora approssimativa come nelle due reti precedenti.
