Editoriali

Fiorentina, se Palazzo Vecchio interessa più della Champions. Mercato, la lunga attesa

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Alla società la questione politica/infrastrutturale interessa più dell’obiettivo sportivo? Chiara la posizione della società sui temi politici. Molto meno chiaro l’obiettivo sportivo

Sembra, ma è sicuramente una sensazione sbagliata, che in casa Fiorentina oggi l’obiettivo politico/infrastrutturale abbia superato di slancio quello sportivo. E così la Fiorentina è parte attiva nella corsa al prossimo sindaco di Firenze.

Non che la Fiorentina sia interessa alla poltrona di sindaco, è evidente, ma che voglia essere protagonista in questa corsa sì. Per ottenere cosa? Sicuramente qualcosa sullo stadio. Ma cosa? Commisso un nuovo impianto non lo vuole più fare, lo ha detto e ribadito più e più volte. Ad oggi sembra che l’obiettivo principale della società sia quello di non fare nulla. Né un restyling del Franchi, né un impianto provvisorio, né uno stadio nuovo. Ma questa strategia per arrivare a cosa?

Che poi il non far nulla va solo a colpire i tifosi. Che da anni, anzi da decenni, protestano per un Franchi non all’altezza della situazione. Dai servizi igienici, alla copertura che non c’è, fino alle sedute scomode. Tutte cose che ad oggi si potrebbero migliorare solo con il contestatissimo restyling. Perché un’alternativa a quello non c’è, non esiste. E sicuramente sarebbe ancora più lontana nel tempo rispetto al restyling.

Ed è un peccato vedere una società così tanto appassionata e partecipe sulla questione politica fiorentina e così poco attenta alle esigenze della rosa di Italiano sul campo. Arrivati a gennaio al quarto posto, con l’acqua un po’ alla gola, ci si aspettava ben altro mercato per dare opzioni a Italiano e ossigeno alla rosa.

Invece la lunga attesa per il mercato continua. E all’orizzonte non si vedono acquisti

E il mercato? Non ha purtroppo la stessa importanza della questione politica. Così Italiano, ormai al 25 di gennaio, continua ad aspettare rinforzi. Rodriguez? Vargas? Un altro nome? Nessuno? È tutto in ballo. La certezza è che, numeri alla mano, chi arriverà sarà giusto il sostituto di Brekalo. E se non parte il croato non arriverà nessuno.

Si era arrivati al mercato di gennaio con la speranza (ma anche la consapevolezza) che servisse di meglio a Italiano, specie sulle fasce. La prima parte di stagione di Brekalo e Ikoné non è stata assolutamente all’altezza delle aspettative. Anzi, sono gli esterni meno performanti della Fiorentina, numeri alla mano. E oggi, dopo 25 giorni di mercato e tante chiacchiere, si è ancora al punto di partenza. Italiano non ha ancora il suo famoso esterno a sinistra. Perché, giusto ricordarlo, in questa Fiorentina Ikoné (che a sinistra non vuol giocare) è la riserva di Nico Gonzalez.

Arriverà un mister x? Chissà, non c’è fretta in casa viola. Barone ha blindato Ikoné. Giocatore che come detto poco ha inciso nelle vicende viola fino ad oggi. Il rigore sbagliato ci sta, lo sbagliano in tanti. Ma il francese non ha mai dato il suo contributo a questa squadra.

Che venga addirittura blindato dalla Fiorentina fa capire che idee per rinforzare la rosa di Italiano ce ne sono davvero poche. E ancor meno sono i soldi messi a disposizione per rintracciare quei rinforzi di cui Italiano avrebbe bisogno per cercare davvero di puntare a un obiettivo prestigioso.

Ma la Champions League interessa davvero a questa società?

Si torna a sperare in Italiano e in questa squadra che da tempo sta andando oltre le proprie possibilità. E chissà magari davvero questa Fiorentina riuscirà a fare il miracolo arrivando in Champions League.

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