Buona prova dei viola, che escono sconfitti dall’Olimpico. Proteste per il gol giallorosso a tempo scaduto
Doveva essere l’incrocio più delicato, una sorta di spartiacque per i destini della Fiorentina in campionato, scrive Repubblica. E rischia seriamente di esserlo, con la Roma che colpisce in pieno recupero del primo tempo e la squadra di Palladino che non riesce a ribattere. Rimane ferma al palo la Fiorentina, fuori dal gruppo europeo e sempre più affidata alla Conference con la semifinale di ritorno in programma giovedì.
Palladino, pensando anche al Betis, aveva cambiato qualcosa tra i titolari. Il ritorno di Zaniolo ( cartellino rosso a fine gara) dal primo minuto, il grande ex della sfida accolto da una secchiata di fischi. Poi la mediana, con Mandragora capitano ma anche le novità rappresentate da Ndour e Richardson.
Il primo tempo è bloccato, la grande occasione arriva sui piedi di Kean, servito da Richardson, alla mezz’ora: l’attaccante si sposta il pallone sul sinistro e calcia ma trova Svilar attento a respingere. Poco dopo ancora Kean, stavolta in diagonale, e sempre Svilar a opporsi in due tempi. Dunque la risposta della Roma, con Soulè che libera Celik: tiro potente e De Gea che manda in angolo. Equilibrio che viene spezzato nel recupero, quando Shomurodov impegna De Gea alla respinta in angolo. Sugli sviluppi è lo stesso giocatore uzbeko a trovare la sponda di testa per Dovbyk che manda in rete da un passo senza che nessuno dei viola lo marcasse. Palladino e giocatori infuriati con l’arbitro Chiffi perché la rete del vantaggio giallorosso arriva un minuto oltre al recupero assegnato.
La Fiorentina torna in campo, per la ripresa, senza Gosens. Al suo posto Fagioli che poi si piazza in mezzo al campo, con Ndour sulla destra e Parisi riportato sulla sinistra. I viola provano a salire e gioco forza si espongono alle ripartenze avversarie. Palladino prova a spostare ancora più avanti il baricentro della squadra, inserendo Beltran e richiamando Pongracic. Si rivede anche Colpani a distanza di quasi tre mesi. Nel finale l’occasione è ancora sui piedi di Kean ma Svilar chiude.
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Redazione LaViola.it