Ritorno di Commisso al Franchi tra sorrisi e cantieri: stadio in restyling, pressing sulla Curva Fiesole

Il patron viola assiste alla vittoria sull’Atalanta e riapre il dialogo con la sindaca Funaro per accelerare i lavori. Il Franchi resta un cantiere

Sole alto su Firenze, Kean inarrestabile in campo e tre punti pesantissimi contro una big del campionato: ci sono tutti gli ingredienti per far sorridere Rocco Commisso – come sottolinea La Nazione -, tornato ieri al Franchi dopo mesi di assenza. Il presidente viola ha seguito la gara dalla tribuna d’onore, ritrovando una squadra in grande forma, ma uno stadio ancora in piena trasformazione.

Franchi tra entusiasmo e lavori in corso

Nonostante il successo e l’entusiasmo ritrovato, il Franchi non indossava certo il suo abito migliore. La Curva Fiesole è ancora un grande cantiere aperto: nessun telo a coprire ruspe, terra e gru, e ora anche una nuova impalcatura alla base della Torre di Maratona. L’impatto visivo resta disordinato, anche se gli interventi in corso sono regolarmente pianificati.

La situazione però è in evoluzione. Commisso ha avuto un incontro cordiale con la sindaca di Firenze, Sara Funaro, immortalato da fotografi e telecamere: un segnale di distensione tra Comune e società viola, con l’obiettivo condiviso di completare quanto prima la ristrutturazione dell’impianto progettato da Nervi.

Copertura della Fiesole tra le priorità

Dagli uffici di Palazzo Vecchio, intanto, sono arrivate conferme sui prossimi passi. Il Comune ha affidato ad Arup la redazione della variante progettuale richiesta dalla giunta lo scorso dicembre, per recepire nuove indicazioni. Al centro dell’attenzione, la copertura della Curva Fiesole: intervento considerato prioritario per ragioni estetiche e funzionali, soprattutto in vista dei prossimi match casalinghi.

I lavori strutturali per le fondamenta delle nuove gradinate – 136 palificazioni trivellate – si sono conclusi già da una ventina di giorni. Ora si punta ad accelerare i tempi, anche con la presenza prolungata di Commisso a Firenze, pronto a seguire da vicino ogni sviluppo, sia sul campo che fuori.