Rassegna Stampa
Fiorentina, riecco l’Europa: missione (possibile) vincere la Conference
Il cammino è ancora lungo ma la ferita di Praga è ancora aperta e i viola hanno l’obiettivo di rifarsi in questa stagione
La Fiorentina si rituffa nell’avventura europea con la missione, neppure tanto segreta, di riprendere l’incompiuta della passata stagione. Ma prima di prendersi la rivincita è necessario intanto passare gli ostacoli che sulla carta paiono abbordabili. Ma che invece nascondono insidie scivolose e da non sottovalutare. Scrive La Nazione.
E la gara di andata degli ottavi di finale contro il Maccabi Haifa (alla Bozsik Arena di Budapest in campo neutro alle 21) ne contiene tanti: diretti e indiretti. Tra i primi certamente la situazione ambientale di una partita che dovrebbe solo essere circoscritta a una mera questione sportiva, ma che implica inevitabilmente dover fare i conti con la tensione in Medio Oriente e il relativo conflitto.
La guerra impone misure di sicurezza rinforzate. Le autorità locali hanno definito la gara ad «alto rischio», tanto che ingenti sono le forze dell’ordine nella zona interessata dalla partita. Saranno fatti controlli approfonditi anche alla ricerca di ogni vessillo che non sia “congruo”. Sono attesi circa 3mila tifosi, di cui 400 da Firenze. Il clima fuori dal rettangolo di gioco sarà particolare e certamente non da competizione sportiva, come invece dovrebbe essere.
Sugli aspetti sportivi, Vincenzo Italiano è realista: «Giochiamo contro un avversario che dobbiamo rispettare perché arriva dall’Europa League, dove ha fatto punti, mettendo in difficoltà le avversarie». Quindi una riflessione sulla sua squadra: «Siamo in grande crescita e dobbiamo dare continuità ottenendo un buon risultato». Risultato che passa inevitabilmente da una Fiorentina in grado di cambiare ritmo, senza sbavature, ritrovando quello spirito europeo che la passata stagione fu alla base di tutto. Sarebbe una bella iniezione di fiducia.