Ricavi operativi da 147,9 milioni nell’ultimo esercizio, Commisso ha messo nel club viola quasi mezzo miliardo
Il bilancio d’esercizio relativo alla stagione 2022/23, quella conclusa con il record di partite giocate (sessanta), due finali e la realizzazione della parte più consistente del Viola Park, racconta un risultato da primato. Ed evidenzia come, oltre a 418 milioni di euro investiti dall’arrivo di Commisso a Firenze, la Fiorentina nell’ultimo anno abbia centrato 147,9 milioni di euro di ricavi operativi (dato mai così alto nell’era Commisso) e una crescita del 33% rispetto al precedente esercizio. Merito dell’incremento dei diritti tv, delle sponsorizzazioni, degli incassi di biglietteria ma anche del percorso portato avanti sia in Conference (che da sola ha fruttato circa 20 milioni) che in Coppa Italia (per la quale il club ha incassato 7 milioni di euro) dalla squadra di Italiano. In lieve calo, invece, i ricavi totali che sono diminuiti fino a 159,6 milioni a causa delle minori plusvalenze derivate dalla cessione dei calciatori. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
LA RETTA VIA. La strada imboccata dalla Fiorentina sembra dunque quella giusta. O per meglio dire, quella auspicata. Visto che in attesa di sollevare un trofeo (quest’anno i viola avranno fino a tre possibilità – campionato escluso – per provare a farlo, contando che a gennaio andrà in scena la Supercoppa italiana) i numeri che la società ha reso noti sono in linea con quelli che sono sempre stati gli obiettivi della dirigenza: ovvero avere conti in regola.
IN AUMENTO. Non mancano peraltro conferme dirette riguardo agli obiettivi sempre più alti da centrare: «Per aumentare i ricavi dobbiamo arrivare in Champions e giocare in Europa» aveva raccontato il dg Barone in un’intervista di un anno fa. E in effetti qualcosa si sta vedendo, visto che la Fiorentina in Conference ha già fatto meglio dell’anno scorso (in termini di punti ma anche di ricavi) e pure in campionato i 20 punti attuali sono il dato più alto all’interno del ciclo Italiano. Si spiegano (anche) così gli altri numeri che la Fiorentina ha notificato nel suo bilancio: l’aumento dei costi di esercizio (cresciuti fino a 118,7 milioni di euro) legati alla lievitazione del monte ingaggi della prima squadra – passato, anche alla luce degli ultimi rinnovi, da 56 milioni di euro lordi a circa 61 – ma anche l’incremento dei costi per i servizi.
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Redazione LaViola.it