Rassegna Stampa

Fiorentina, quanti rimpianti. Soulè risponde a Nico, poi manca la reazione viola

Published on

Di Francesco la vince (anche) con i cambi, Italiano invece non ha risposte giuste da Ikoné, Mandragora e gli altri

Viola appassita, Frosinone da sogno. E ci voleva un bimbo argentino pieno di talento, come Matias Soulé, in prestito dalla Juve, per riacciuffare Nico Gonzalez, il 10 fresco di rinnovo e diventato specialista nel gioco aereo. Due colpi di testa, quasi in fotocopia, uno per tempo e sullo stesso palo. Cambiano solo i punti di vista, si tratta di un pareggio controverso. Per la Fiorentina rimpianti enormi, è un’occasione persa per proiettarsi al terzo posto dietro a Milan e Inter, agganciando la Juve. Lo spreco fa rabbia, limiti di maturità e la crisi perdurante dei numeri 9 alternati da Italiano. Partite così si chiudono e si portano a casa, a maggior ragione se ci fosse un centravanti in grado di capitalizzare il volume di gioco sviluppato. Per il Frosinone equivale a un’impresa ma sarebbe un errore trascurare i meriti di Di Francesco e dei suoi giocatori, non solo per la capacità di resistere e restare aggrappati al risultato dentro un primo tempo in cui hanno sbandato più volte. E’ il quinto risultato utile di fila, di nuovo recuperando lo svantaggio, segnale chiaro di personalità. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

SPRECHI E MANCATA REAZIONE. Fiorentina compatta, super aggressiva, spostata in avanti, con Milenkovic e Quarta pronti ad accorciare i reparti, mai sorpresi in controtempo. Arthur si abbassava tra i due centrali a palleggiare, Duncan giganteggiava, Biraghi era altissimo e Parisi (scelto per sostituire Dodò) entrava dentro al campo, agendo quasi da mediano aggiunto. Pressione feroce. Il Frosinone perdeva metri, duelli e contrasti. I gol falliti da Nzola, Sottil e Parisi prima che Gonzalez, pescato da un cross al bacio di Duncan, riuscisse a sbloccarla. I viola, trovato il vantaggio, hanno continuato a spingere: all’intervallo 14 tiri e almeno 6 o 7 occasioni limpide senza trovare il raddoppio, il peccato originale. Sembrava non ci fosse partita e invece no. Il Frosinone ha continuato a correre, ci ha messo più forza e cattiveria. La Fiorentina si è spenta, nonostante Italiano avesse cambiato sei titolari rispetto a Udine. Di Francesco ha inserito Caso e Garritano, aumentando imprevedibilità e frequenza di passo. Italiano non ha avuto le stesse risposte da Mandragora e Barak. Dopo l’1-1 non c’è stata reazione, i viola non hanno più costruito niente, facendo venire un dubbio enorme: le grandi squadre sanno entrare in modalità gestione quando si tratta di congelare un risultato. 

11 Comments

Popular Posts

Exit mobile version