
Un vero e proprio disastro. Sprofondo viola al Franchi, un pomeriggio nerissimo per la Fiorentina, duramente contestata dai tifosi. Pesante 1-4 contro un Verona che si presentava in chiara difficoltà, e che invece ha passeggiato sulle fragilità della squadra di Pioli. Le occasioni in avvio con Chiesa-Simeone-Benassi, il palo di Fede in avvio di ripresa poco prima del tris del Verona. E tanti, tantissimi tiri fuori dallo specchio. Ma un atteggiamento non accettabile da chi voleva dimostrare di poter puntare alla zona Europa.
Già, quale Europa… la Fiorentina è ora undicesima, con l’ottava sconfitta in 22 gare e soli 28 punti in classifica. Il Bologna resta a -1 (domenica lo ‘scontro diretto’ al Dall’Ara), e le altre continuano a far punti. L’Atalanta 7° dista 5 punti, la Sampdoria 6. Sopra ai viola anche Udinese e Torino (32 punti) e Milan (31), con rossoneri e blucerchiati che devono ancora giocare il proprio turno.
Al di là dei punti, però, è la situazione e la condizione ambientale e di squadra ad allontanare definitivamente la Fiorentina da ogni ambizione europea. Un mercato quasi immobile, giocatori che stanno palesando i propri limiti, una proprietà lontana ormai da tempo e un clima pesantissimo intorno alla squadra. Da altre parti, la situazione è opposta: a Bergamo e a Genova si vive sulle ali dell’entusiasmo, il Torino pare rinato con Mazzarri, l’Udinese continua a volare e il Milan, pur con tutte le difficoltà, ha una rosa potenzialmente da primi posti, con monte ingaggi tre volte superiore ai viola.
Testa bassa e provare a rimettere insieme i cocci, insomma, in un pomeriggio durissimo per i colori viola. Altro che Europa, altro che puntare alla Champions nel prossimo futuro. La situazione, a Firenze, è ben altra…

Di
Marco Pecorini