Un’altra partenza lenta, molto lenta. Un altro primo tempo sostanzialmente regalato. La storia si ripete, è sempre la solita Fiorentina. Da Torino (con la Juve) a Roma (con la Lazio), non è cambiato nulla. O quasi. Una Fiorentina diesel, con la particolarità che non sempre riesce a finire a mille le partite. E nello specifico, recuperare i risultati. Anzi. Visto che su sette primi tempi conclusi in svantaggio, soltanto due volte i viola hanno pareggiato a fine gara, mentre in cinque occasioni hanno poi perso la sfida.
Approccio ‘molle’, questione di testa più che di gambe. “Dobbiamo parlarci, non è possibile iniziare sempre con un gol per gli avversari”, ha tuonato da leader Federico Bernardeschi, ieri per un tempo con la fascia di capitano al braccio. A Roma due gol incassati nel primo tempo, così come a Genova la rete decisiva di Lazovic era stata subita dopo meno di 10′ di gioco. A Milano contro l’Inter l’avvio fu un vero e proprio shock, con tre reti subite in 19′. Pochi giorni prima c’era stato l’inizio molto negativo contro il Paok, che al Franchi si era ritrovato 2-0 già dopo 25′. Andando indietro nella stagione, il problema si è ripetuto più volte. Contro il Crotone i viola andarono sotto al 26′, contro il Cagliari al 2′ (e rischiando il raddoppio poco dopo). Contro l’Atalanta la Fiorentina non prese gol ma rischiò molto in avvio, a Torino contro i granata gol incassato al quarto d’ora su disattenzione in disimpegno. Pochi giorni prima, con il Qarabag, Sousa tuonava: “Non si può sempre regalare mezz’ora all’avversario”, con Borja che confermava: “E’ un problema di testa”.
Già, la testa. Perché completando il quadro degli approcci negativi in stagione, da segnalare con matita rossa anche l’avvio contro Udinese (gol preso al 26′) e contro la Juve alla prima di campionato, oltre che nei 28′ iniziali a Genova a settembre. Un lungo, lunghissimo elenco di gol presi a freddo, di partenze a rilento, di mentalità non sempre adeguata. E se a fine dicembre, il problema persiste ad ogni gara, difficile capire come il gruppo possa uscirne. Almeno nell’immediato. La Fiorentina ha segnato un solo gol nel primo quarto d’ora nelle gare in campionato (su 25 totali), appena 6 nella prima mezz’ora. Ne ha subiti, invece, ben 4 in avvio di gara, addirittura 8 nella prima mezz’ora, 12 nei primi tempi (su 21 totali).
Il tutto in netta contrapposizione rispetto ad un anno fa. Quando la Fiorentina di Sousa partiva spesso a razzo, sbloccando subito le partite e poi riusciva a gestire i risultati con un lungo possesso palla. Questo il filo conduttore della Fiorentina che volava in vetta alla classifica, un anno fa di questi tempi. Adesso, tutto diverso. Compresa la mentalità, l’approccio alle partite. Una squadra che ha carattere, ma lo mette in campo solo quando viene colpita. Spesso, quando è troppo tardi.
Di
Marco Pecorini