
Va in archivio la prima parte della stagione 2022/2023 con i viola in ritardo rispetto a un anno fa
La Fiorentina chiude la prima parte di stagione con l’immeritata sconfitta di San Siro. Sicuramente condizionata dall’arbitraggio di Sozza che si è rivelato non all’altezza della situazione. Ma proviamo ad andare oltre la tremenda prestazione dell’arbitro. il risultato negativo è anche frutto di tanti sprechi della Fiorentina stessa. Soprattutto nel secondo tempo la squadra di Italiano ha avuto più occasioni per trovare la via del gol ma ha sempre sprecato il contropiede.
Scelte sbagliate, poca cattiveria sotto porta, i problemi sono sempre i soliti. Anche contro il Milan si sono visti i limiti di una squadra che nel suo attacco non ha un bomber. E sono limiti ormai intriseci a questa squadra, che ci si porta dietro da gennaio 2022. La società non è stata in grado di fornire a Italiano un’alternativa valida in zona gol.
Jovic si è parzialmente ripreso nelle ultime partite, Cabral invece è sempre disperso. Alla fine il migliore del reparto offensivo è stato Kouame che invece doveva essere l’unico certo di partire l’estate scorsa. Un paradosso che però ha tolto tante castagne dal fuoco a Italiano.
Per la serie a Firenze non ci si annoia mai, ora c’è la questione Nico Gonzalez da risolvere
Il comportamento del giocatore non è stato affatto professionale. Certo il Mondiale è una competizione importante a cui ogni giocatore vorrebbe partecipare, ma ci sono degli obblighi da rispettare. E Nico non l’ha fatto. Almeno leggendo le dichiarazioni ufficiali della Fiorentina.
Un giocatore sano fisicamente ma con la testa in Qatar da almeno un mese. Così alla fine la Fiorentina ha dovuto fare a meno di lui.
Dunque che fare?
Metterlo alla porta con un biglietto di sola andata per un’altra squadra sarebbe la reazione di pancia a cui tutti, almeno per un momento, hanno pensato.
Ma sarebbe una soluzione se la Fiorentina fosse una società in grado di poter sostituire quello che a tutti gli effetti è il miglior giocatore della rosa. Oltre ad essere quello più pagato. E siccome negli ultimi anni la rosa viola, ad ogni mercato, è stata impoverita la preoccupazione di vendere Nico c’è.
Non per la cessione ma per il sostituto. Gli ultimi mercati d’altra parte ci hanno sempre raccontato questo aspetto. Da Chiesa a Vlahovic passando per Torreira. I giocatori più forti della rosa non rimpiazzati adeguatamente.
Quindi la soluzione più facile: vendere Nico Gonzalez, non sarebbe la migliore (calcisticamente parlando) per la Fiorentina. Riuscire a ricucire il rapporto sarebbe invece saggio. Così Italiano potrebbe contare sull’argentino. E la Fiorentina avrebbe tutto il tempo, in futuro, di venderlo al miglior offerente senza partire da posizione di svantaggio.
A chi dice “abbiamo fatto senza di lui fino ad ora, possiamo fare senza di lui fino alla fine della stagione” è giusto ricordare cosa ha fatto la Fiorentina fino ad ora. In campionato: decimo posto (peggiorato rispetto all’anno scorso). In Conference League: passata per seconda in un girone oggettivamente facile.
Quindi senza Nico (ma non solo per questo motivo) la Fiorentina ha deluso. E da gennaio, visto che la società ha chiaramente detto di essere delusa dalla classifica, si dovrà cambiare marcia. E sarebbe più facile farlo con un Nico Gonzalez nel motore.
Che poi dopo tutto Nico rischia pure di essere escluso dall’Argentina
A vedere ciò che sta accadendo in questi giorni di ritiro il “mistero” su Nico si infittisce sempre di più. Addirittura Nico Gonzalez rischia di essere tagliato dalla lista definitiva dei giocatori che giocheranno il Mondiale per l’Argentina. Il perché? Una condizione fisica non ottimale.
Insomma, da una parte la Fiorentina che dice che non ha niente. Dall’altra il giocatore che si allena ma non gioca. Poi va in Nazionale e lì manco si allena in gruppo. Chi ci capisce qualcosa è bravo…

Di
Francesco Zei