Il sesto pareggio nelle ultime otto partite complica la situazione in casa viola e i tifosi non risparmiano critiche a nessuno
Vittoria, questa sconosciuta. Con la gara contro il Sassuolo sono ben otto le partite (due sconfitte e sei pareggi) senza successi per la Fiorentina. E della trasferta di Reggio Emilia le uniche cose da salvare sono i tre gol realizzati e la reazione della squadra quando tutto ormai sembrava perso. Nel mezzo una prestazione ancora una volta negativa. Per oltre settanta minuti la Fiorentina di Stefano Pioli ha subito velocità, gioco e brillantezza del Sassuolo di De Zerbi. Poi è venuto fuori l’orgoglio dei viola.
Si è parlato di squadra bloccata, ma da cosa? Dal dover tornare a vincere per non perdere il treno per l’Europa League? Dalla troppa pressione su una squadra alla quale forse è stato etichettato un valore diverso da quello reale? Dal fatto di essere una squadra giovane senza giocatori capaci di uscire dai momenti difficili? Da una situazione, dentro e fuori dal campo, che è molto diversa da quello che qualcuno vuol far credere? Oppure c’è dell’altro? Tante domande che difficilmente possono trovare una risposta se non dai diretti interessati.
Sicuramente non può essere solo una la causa di tutti i problemi della Fiorentina ma sono diverse le situazioni che non trovano soluzioni. E le giornate di campionato passano. Stefano Pioli ha provato a cambiare qualcosa ma non c’è stata nessuna riposta positiva.
Ritornando alla sfida del Mapei Stadium infatti, Milenkovic è stato riportato al centro della difesa (causa la squalifica di Vitor Hugo) ma anche lui ha sbagliato l’uscita sul gol di Babacar dopo che Laurini a destra è sempre stato messo in difficoltà da Di Francesco e Duncan; Veretout in cabina di regia ancora una volta ha dimostrato di essere adattato, e che non può fare più di tanto se la squadra non riesce a giocare e muoversi senza palla; Gerson è stato confermato sulla corsia esterna (questa volta al posto di un Chiesa non al meglio) ma la sua prova è stata a dir poco anonima; Vlahovic ha esordito dal primo minuto in Serie A ma se per caratteristiche fisiche e tecniche è un centravanti centrale, perché spesso è dovuto scendere sulla trequarti, sulla fascia destra e sulla linea delle panchine per giocare un pallone?
A questo poi c’è da aggiungere l’ennesima partita indolente di Pjaca. Per l’attaccante croato le prove di appello possono dirsi finite. Sarebbe deleterio, soprattutto per la Fiorentina, continuare ad aspettare un giocatore che ha dimostrato di non poter confermare tutte le attese che c’erano nei suoi confronti.
E domenica arriva l’Empoli, che in classifica si trova a soli tre punti dalla Fiorentina e che i viola dovranno giocare senza gli squalificati Veretout, Milenkovic e Edimilson Fernandes. Una gara che potrebbe essere decisiva per il futuro della squadra gigliata ma anche di alcuni giocatori e dello stesso Stefano Pioli.
Perché se Pezzella e compagni sono tornati a Firenze con un punto conquistato all’ultimo minuto di recupero, è anche vero che hanno incassato (per la prima volta in stagione) la dura contestazione della tifoseria. Al termine della partita infatti, mentre la squadra andava a salutare il settore ospiti, i presenti hanno risposto con cori duri ed eloquenti, come confermato dal video di LaViola.it.
L’impressione che i tifosi abbiano terminato la pazienza e vogliano che sia fatto calcio, fuori e dentro il campo, in maniera differente. C’è chi addirittura sta pensando di organizzare un incontro, al Mandela Forum o in un altro luogo (come avvenne nel 2002 prima dell’arrivo dei Della Valle a Firenze), tra la tifoseria viola, l’imprenditoria fiorentina e non e le istituzioni locali, per capire se è possibile trovare soluzioni a una situazione che inizia a non piacere più non solo ai gruppi della Curva Fiesole ma anche agli altri tifosi viola.
Una prima risposta l’avremo domenica nel derby contro l’Empoli. La speranza è di veder tornare la Fiorentina al successo: in caso contrario la contestazione potrebbe essere ancor più dura e significativa. Attenzione anche alle decisioni su alcune iniziative che potrebbero essere prese in settimana: una su tutte quella di non entrare domenica al Franchi. Vedremo…
Di
Gianni Ceccarelli