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Rassegna Stampa

Fiorentina-Pioli, tregua armata per la Coppa Italia

Botta e risposta tra il presidente esecutivo Cognigni e il tecnico, la società chiede di concentrarsi sul campo. Verso la semifinale con l’Atalanta.

«Parlare adesso del futuro, in modo estemporaneo, con il risalto mediatico che gli è stato dato, mi è sembrato poco logico». Il presidente operativo della Fiorentina Mario Cognigni scende in campo per ribadire pubblicamente quello che Diego e Andrea Della Valle avevano già chiesto la scorsa settimana a Pioli e alla squadra: concentrarsi al cento per cento sul finale di campionato e sulla sfida di Coppa Italia con l’Atalanta. La società sperava di non dover tornare sull’argomento ma la scelta del tecnico viola, dopo la sconfitta di Cagliari, di soffermarsi nuovamente sulla sua posizione contrattuale ha reso inevitabile questo ulteriore passaggio. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

TREGUA ARMATA. «Speriamo che la pausa del campionato possa portare più equilibrio e soprattutto riflessione da parte di tutti gli attori. Un calo di tensione non è accettabile. E tanto meno vogliamo prendere in considerazione l’ipotesi che qualcuno possa essere meno concentrato», ha aggiunto Cognigni. Tra la Fiorentina e Pioli siamo alla tregua armata. Il contratto del tecnico scade il 30 giugno e, con questo scenario, è escluso che la Fiorentina decida di far valere l’opzione anche per la stagione successiva. Il divorzio appare inevitabile a meno che la squadra viola non riesca nell’impresa di vincere la Coppa Italia. Regalando il primo trofeo alla famiglia Della Valle.

RISPOSTA. Da Cognigni, a Pioli. L’allenatore da Montecatini non ha dribblato le inevitabili domande sull’intervento del presidente operativo. «Il presidente Cognigni ha tutto il diritto di esprimere la sua opinione e io ho il diritto di non commentarle. La stagione è ancora lunga. Abbiamo davanti due mesi importanti. Abbiamo ancora la possibilità di centrare un obiettivo importante». Pioli scuote la testa quando gli chiedono se le sue riflessioni sul futuro potrebbero aver creato confusione dentro lo spogliatoio. «Chi dice queste cose non conosce il nostro spogliatoio e i nostri giocatori. La Fiorentina ha dei calciatori che sono grandi professionisti. Le mie parole non hanno destabilizzato nessuno. Si sa da tempo che il mio contratto è in scadenza».

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