Connect with us

News

Fiorentina, per i traguardi ambiziosi c’è la necessità di essere più prolifici sotto porta

‘Tanto ha ragione chi fa gol…’, recitava così un motivetto di una trasmissione sportiva di anni fa. Il calcio non è cambiato e chi vuole vincere deve segnare. Stando sempre attenti agli equilibri. Sebbene nel campionato italiano tatticamente le squadre siano più portate a difendersi, per puntare a traguardi ambiziosi c’è l’assoluta necessità di avere in mezzo all’area qualcuno che la butti dentro. Non solo dentro l’area ma anche da fuori. Se non si ha in squadra un bomber di razza che supera le venti reti, o perlomeno ci si avvicini, devi sopperire grazie all’aiuto di tutto il resto della squadra. Almeno per quanto riguarda il massimo campionato italiano.

I viola sono dalla stagione 2008/2009 (Gilardino quarto con 19 reti) che non hanno un attaccante nelle prime posizioni della classifica marcatori. Il fallimento di Mario Gomez, la sfortuna di Giuseppe Rossi, la maturazione di Babacar che tarda ad arrivare non hanno aiutato i piani della squadra nella ricerca di un bomber con la B maiuscola. Negli anni di Vincenzo Montella si è parlato di una Fiorentina come una ‘cooperativa del gol’. Infatti, la prima stagione del tecnico campano sulla panchina viola vide come miglior realizzatore Stevan Jovetic (13 gol) ma come squadra i gigliati andarono a segno ben 72 volte, seconda nella classifica dei gol segnati. Quella fu la stagione della Champions ‘sfuggita’ all’ultimo, non solo per colpe viola. Delle ultime quattro stagioni (compresa questa che si sta per concludere) rimane la Fiorentina più prolifica. Poi c’è stato un lento ma continuo declino sotto questo aspetto. Nella stagione 2013/2014 furono 65 i gol mentre in quella successiva scesero a 61. Adesso, con una sola gara da giocare, siamo fermi a 56 e, a meno di un punteggio tennistico a Roma, difficilmente si riuscirà a raggiungere le segnature dell’ultima stagione.

Ciò che si può notare è che in questa stagione alcune realizzazioni dei difensori e dei centrocampisti sono venute a mancare. Fino ad oggi i migliori realizzatori sono Josip Ilicic e Nikola Kalinic, entrambi con 13 reti in serie A. Poi il nulla fino alle 5 di Babacar. Gonzalo Rodriguez ha fatto il suo, per essere un difensore centrale, con 4 ma è sul resto della rosa che ci aspettavamo di più. Ad esempio, ci saremmo aspettati qualche gol in più dai centrocampisti: Badelj e Vecino su tutti. D’accordo che il loro ruolo e il modulo di gioco li porta ad essere lontani dalla porta e gli inserimenti sono cosa rara ma quando arrivano al tiro difficilmente sono pericolosi. Nonostante di possibilità ne abbiano avute. In questa stagione, delle squadre di vertice, solo l’Inter ha segnato meno. Le prime tre sono distanti anni luce. Per puntare a traguardi o piazzamenti migliori Paulo Sousa dovrà lavorare sotto l’aspetto offensivo, perché se è vero che è importante stare attenti a non subire reti se si vuole essere una squadra padrona del gioco devi risultare letale sotto porta per arrivare alla vittoria.

Click to comment
Iscriviti
Notifica di
guest

0 Commenti
Vedi tutti i commenti

Altre notizie News

0
Lascia un commento!x